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Covid, la zona rossa scatta in quattro comuni del Vibonese

Ordinanza del presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì per contenere il contagio. Le misure in vigore da stasera alle 22

Covid, la zona rossa scatta in quattro comuni del Vibonese
Auto in fila a un drive in - Foto d'archivio

«Per i motivi di ordine sanitario, ferme restando le misure statali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, dalle ore 22,00 del 2 marzo 2021 a tutto 17 marzo 2021 sull’intero territorio dei Comuni di Briatico, Dasà, Gerocarne e Sorianello, nella provincia di Vibo Valentia» viene istituita la zona rossa con apposita ordinanza del presidente facente funzioni della regione Calabria Nino Spirlì.

Di conseguenza «si dispone l’applicazione delle misure di cui all’articolo 3 del DPCM 14 gennaio 2021. Non sono consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori interessati, nonché all’interno dei medesimi territori, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Resta fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dai territori individuati, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività̀ riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’Ordine, Forze di Polizia, Forze Armate, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività. E’ consentito, ai non residenti, l’attraversamento dei Comuni interessati dal presente provvedimento, senza possibilità di sosta. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Si dispone che le misure di cui sopra siano automaticamente adeguate a quanto previsto per i territori identificati come “zona rossa”, nei provvedimenti governativi di imminente emanazione. Si dispone che il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, proceda al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale, segnalando tempestivamente all’Unità di Crisi regionale, ogni variazione significativa intervenuta. Si dà atto che resta in capo alle Autorità Competenti, attraverso i propri Organi di controllo, anche in coordinamento, la verifica del rispetto delle disposizioni previste nella presente Ordinanza e delle altre misure di prevenzione e contenimento del contagio vigenti, anche applicando le sanzioni da 400,00 euro a 1000,00, euro in conformità a quanto previsto ai sensi della legge 22 maggio 2020, n. 35 “conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, come ribadito dalla Circolare del Ministero dell’Interno n. 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ. del 7 dicembre 2020».

Il provvedimento prende le mosse dalla comunicazione del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, con la quale l’azienda ha reso noto che nei Comuni interessati: «si osserva un andamento epidemiologico in rapida evoluzione, con una elevata incidenza di nuovi casi rispetto alla popolazione residente, negli ultimi giorni; la situazione osservata potrebbe subire bruschi peggioramenti, a causa dell’elevato numero di contatti sociali avvenuti con soggetti poi risultati positivi, emersi nel corso delle indagini epidemiologiche; è in corso una ulteriore attività di monitoraggio e di contact tracing, anche con test rapidi antigenici, dalla quale è altamente probabile l’ulteriore incremento dei casi confermati; occorre incrementare le misure di precauzione, di contenimento dei contagi e mitigazione della curva epidemica, in detti territori, rafforzando le misure stesse e il livello di attenzione della popolazione, al fine di determinare una rapida inversione della tendenza di ripresa del contagio documentata, che altrimenti avrebbe conseguenze preoccupanti per le zone limitrofe e per l’intera Regione, già comunque in una fase di crescita generale dei contagi».

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