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Politiche 2018 | Fondi per la depurazione nel Vibonese, Ferro: «Finanziamenti ad orologeria»

La candidata del centrodestra alla Camera parla di «scenario da voto di scambio» e rilancia poi il caso dell’incarico del sindaco di Sant’Onofrio per la stesura del Piano regionale dei rifiuti che colloca un Eco-distretto nel suo comune 

Politiche 2018 | Fondi per la depurazione nel Vibonese, Ferro: «Finanziamenti ad orologeria»

«E’ passato oltre un anno e mezzo dalla firma del Patto per il Sud tra Oliverio e Renzi a Reggio Calabria, e solo oggi, in piena campagna elettorale, si dà il via alla programmazione per gli interventi in settori delicati quali quelli della depurazione, la cui messa in cantiere non partirà prima della fine del 2019 e la metà del 2020, e della difesa del suolo. La scelta di chiamare in questi giorni i comuni alla sottoscrizione delle convenzioni non appare quindi casuale, soprattutto quando a scorrere la lista delle amministrazioni beneficiate, soprattutto nel Vibonese, emerge la vicinanza politica dei sindaci al candidato del centrosinistra nel collegio». 

A riferirlo in un comunicato stampa è il consigliere regionale del gruppo misto Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Vibo-Soverato. Per l’esponente di Fratelli d’Italia, quella dei finanziamenti è «una “coincidenza” per un governo regionale che il clima elettorale sembra essere riuscito a stimolare nel recuperare il tantissimo tempo perduto. Ma tra gli interventi ad orologeria sembrano esserci anche i lavori pubblici finanziati attraverso la legge 24: secondo i bene informati ci sarebbe qualche vice sindaco del basso Ionio catanzarese, legato da rapporti strettissimi al candidato del collegio, che avrebbe già in mano una bozza di decreto di finanziamento, dall’incerta copertura finanziaria, mentre molti altri primi cittadini sarebbero stati rassicurati con la promessa di un appuntamento con il governatore». 

Quindi l’auspicio: «spero che queste indiscrezioni non siano vere, altrimenti si tratterebbe di uno scenario da voto di scambio politico-istituzionale, con le bozze di decreto mostrate ai sindaci come le scarpe spaiate date da Achille Lauro agli elettori: la destra prima del voto e la sinistra a risultato acquisito». 

Wanda Ferro mette poi nel mirino un’altra questione che riguarda specificamente il Vibonese. «Anche il settore della gestione dei rifiuti – afferma – non sfugge al sospetto di ingerenze politiche. Ad esempio sarebbe bene che la Regione chiarisse la ragioni della nomina, qualche tempo fa, del sindaco di Sant’Onofrio, anch’egli vicino al candidato democratico, quale consulente del Dipartimento Ambiente per il Piano regionale di gestione dei rifiuti: un incarico che gli ha fatto assumere contestualmente il ruolo di controllore e controllato. Un evidente conflitto di interessi considerato che nel suo comune insiste il progetto di realizzazione di una discarica privata (Eco-distretto dell’Ato, ndr) che vede interessata un’azienda amministrata dal sindaco di Vazzano, anch’egli probabilmente sostenitore del candidato del centrosinistra».   

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