Maltrattamenti in famiglia a Vibo Marina, perizia psichiatrica per l’imputato
Avrebbe reiteratamente minacciato di morte la madre e la sorella. La Procura ha chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi
Due anni e 6 mesi. Questa la richiesta di pena formulata dalla locale Procura nei confronti di C.L., 32 anni, di Vibo Marina, accusato di aver reiteratamente minacciato la madre e la sorella. Sarà tuttavia una perizia psichiatrica a valutare le capacità di agire dell’imputato, processato con rito abbreviato e difeso dall’avvocato Santo Cortese che ha invocato l’assoluzione per il proprio assistito. Il conferimento dell’incarico al dott. Gianfranco Romano avverrà ad opera del gup il 25 marzo prossimo. Secondo l’accusa, il 32enne di Vibo Marina si sarebbe reso responsabile di minacce e prevaricazioni nei confronti della madre e della sorella, percosse in più occasioni. Nel 2019 l’imputato, dopo aver assunto sostanze stupefacenti, avrebbe minacciato madre e sorella di far scoppiare la bombola del gas davanti alla loro abitazione, mentre nell’agosto dello scorso anno le avrebbe minacciate con un coltello. Sono poi seguite altre minacce di morte. Inizialmente C.L. era stato arrestato e in sede di interrogatorio di garanzia la difesa aveva chiesto gli arresti domiciliari. Il gip nell’agosto scorso aveva deciso per il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dai familiari presi di mira. L’imputato aveva dichiarato al giudice che l’accaduto era scaturito dall’abbandono della terapia a cui era sottoposto a seguito di Trattamento sanitario obbligatorio.
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