domenica,Novembre 24 2024

Covid e scuola, Spirlì: «Pronto a fermare la didattica in presenza»

Il presidente ff della Regione ha convocato alla Cittadella i rappresentanti del mondo scolastico dicendosi determinato ad adottare nuove misure

Covid e scuola, Spirlì: «Pronto a fermare la didattica in presenza»

di Rossella Galati

«A proposito della didattica a distanza, per quanto mi riguarda sarei dell’idea, in questa fase, di fermarci per qualche settimana con la presenza, per far abbassare sempre di più l’assalto del virus. Non andremo a forzare la mano però laddove i numeri mi dovessero chiedere, con il loro aumento, di prendere una decisione forte, non mancherò di farlo». Nino Spirlì è pronto ad “ottimizzare” l’ordinanza regionale firmata nella serata di sabato, che lascia ai genitori la possibilità di scegliere se far seguire le lezioni in presenza o a distanza agli studenti delle scuole superiori.

Il presidente ff della Regione Calabria lo comunica al termine dell’incontro, durato circa 3 ore alla Cittadella regionale di Catanzaro, trasmesso anche online, al quale ha partecipato l’assessore  all’istruzione Sandra Savaglio, con i rappresentanti del mondo della scuola: dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e genitori, la maggior parte dei quali chiede didattica a distanza anche per le scuole primarie e secondarie di primo grado, nell’interesse del personale scolastico, dei docenti e delle famiglie.

Favorevoli alla Dad

«Stiamo incontrando Spirlì per portare avanti la nostra tesi – spiega Pasquale Raso, del comitato scuole in sicurezza Lamezia Terme, che abbraccia circa 800 persone che operano sul Lametino – ovvero che il diritto all’istruzione non viene compromesso con la didattica a distanza. Io stesso ho un figlio che studia all’università e fa regolarmente gli esami. Un altro che, poiché in casa ci sono dei soggetti fragili, studia a distanza e lo fa con profitto e in sicurezza. La didattica a distanza è una misura di contenimento del contagio e la Dad deve essere adottata in tutte le scuole di ogni ordine e grado, così facendo verrebbe garantito il diritto all’istruzione che cammina di pari passo con il diritto alla salute».

Didattica in presenza al 50 per cento

Altro punto dell’ordinanza che fa discutere è la raccomandazione sulla presenza massima consentita per la didattica in presenza a non più del 50% della popolazione studentesca. «Ci sono scuole che stanno insistendo sul 100% per alcune classi, in particolare per i primi e gli ultimi anni degli istituti superiori. E questo non va bene per cui se c’è ancora qualche dubbio probabilmente passeremo dal consiglio all’ordine e dove non siamo arrivati con il garbo istituzionale, arriveremo con i poteri che ci da la legge». «Mi pare che la società sia abbastanza divisa: c’è chi vuole le scuole chiuse e chi le vuole aperte. La salute è in pericolo ma è in pericolo anche la formazione di questi ragazzi – per l’assessore Savaglio -. In ogni caso qualcosa andrà storto. Bisogna resistere, aspettare che passi il momento, che arrivi il vaccino e cercare di restare il più possibile vicino ai giovani».

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