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Covid, cinque casi positivi tra gli alunni di tre scuole del Vibonese

VIDEO - A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni in presenza emergono nuovi casi a Santa Domenica di Ricadi, Bivona e Dasà. Avviato il tracciamento dei contatti diretti. Maria Salvia: «Noi dirigenti lasciati soli»

Covid, cinque casi positivi tra gli alunni di tre scuole del Vibonese

A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni in presenza, torna l’allarme coronavirus nelle scuole del Vibonese. Contagi si registrano in tre diversi istituti della provincia di Vibo, dove l’esito dei tamponi molecolari ha rivelato la positività al virus di cinque alunni. Due di loro frequentano rispettivamente la scuola primaria e la secondaria di primo grado del plesso di Santa Domenica dell’Istituto comprensivo di Ricadi. Altrettanti la scuola primaria di Bivona, afferente all’Istituto comprensivo Amerigo Vespucci di Vibo Marina. Uno frequenta la scuola primaria di Dasà, appartenente all’Istituto comprensivo di Acquaro.

I plessi non chiuderanno

Mentre si attende il responso dei tamponi molecolari effettuati su alcuni ulteriori componenti delle famiglie interessate, immediato è scattato il tracciamento dei contatti diretti degli alunni positivi nell’ambiente scolastico. In tale categoria sono evidentemente contemplati i compagni di classe nonché il personale docente e non docente. Tutti verranno sottoposti a tampone molecolare nei giorni a venire. Le classi interessate non torneranno in aula nella giornata di domani né fin quando non si avrà un responso rassicurante dagli ulteriori test programmati. I plessi coinvolti, tuttavia, non chiuderanno nella loro interezza.

La solitudine dei dirigenti scolastici

Le scuole di Ricadi e Bivona sono entrambe guidate dalla dirigente scolastica Maria Salvia che si è detta naturalmente dispiaciuta per quanto avvenuto agli alunni, non nascondendo tuttavia l’amarezza per una condizione che vede i dirigenti scolastici dover farsi carico della complicata gestione dell’emergenza. «Noi dirigenti siamo soli – ha affermato a Il Vibonese -. Il Dipartimento prevenzione dell’Asp fa il suo lavoro egregiamente ma poi tocca a noi ricostruire tutta la catena dei contatti diretti nell’ambiente scolastico e di, fatto, cercare di riorganizzare le attività nell’incertezza dell’esito dei tamponi. Anche aver solo due alunni positivi comporta la necessità di fermare diversi docenti per molti giorni. Se questi operano su più plessi, significa fermare altre classi e così via».

Maria Salvia: “Serve pacificazione sociale”

Senza contare il clima di esasperazione che grava sul mondo della scuola in piena pandemia. «Si è così. Si cerca di rassicurare le famiglie che giustamente esprimono preoccupazione sia dal punto di vista sanitario che da quello educativo. Ciò che serve però – ribadisce Maria Salvia – è pacificazione tra scuola e famiglie e tra le stesse famiglie: non servono sterili contrapposizioni tra chi è per la chiusura e chi per la riapertura. Serve tutti assieme andare nella stessa direzione e fare in modo che la scuola rimanga un ambiente sicuro dove mandare i propri figli».   

Il sindaco Scaturchio: “Chiude solo la seconda elementare”

Per quanto riguarda Dasà, il sindaco Raffaele Scaturchio, ha predisposto la «quarantena per tutti i bambini frequentanti la seconda elementare. Domani e per i prossimi 10 giorni sarà chiusa solo la seconda elementare. Procederemo a fare i tamponi antigenici come da protocollo. Abbiamo fatto sanificare la classe, i bagni e i corridoi. Tutte le altre scuole del paese sono aperte. Non creiamo allarmismi e cerchiamo di tornare alla normalità. Ringrazio la dirigente scolastica che mi sta aiutando a gestire questa situazione» ha concluso il sindaco.

GUARDA IL VIDEOMESSAGGIO DEL SINDACO SCATURCHIO IN BASSO:

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