Il Comune di Zambrone aderisce alla definizione di antisemitismo data dall’Ihra
Iniziativa della giunta municipale per rendere onore al Giorno della memoria e rivolgere un pensiero commosso a tutte le vittime della Shoah
Zambrone aderisce alla definizione di antisemitismo data dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA). Il 26 maggio 2016 la Plenaria dell’IHRA, che si teneva a Bucarest, decise di adottare la seguente definizione operativa non giuridicamente vincolante di antisemitismo: “L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebrei. Manifestazioni di antisemitismo verbali e fisiche sono dirette verso gli ebrei o i non ebrei e/o alle loro proprietà, verso istituzioni comunitarie ebraiche ed edifici utilizzati per il culto”. Il 17 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri, accogliendo una richiesta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, approvava inoltre la suddetta definizione di antisemitismo. Essa ha tenuto conto del fatto che le manifestazioni di antisemitismo possono avere come obiettivo lo Stato di Israele perché concepito come una collettività ebraica.
L’antisemitismo spesso accusa gli ebrei di cospirare per danneggiare l’umanità e se ne fa ricorso di frequente per dare la colpa agli ebrei quando “le cose non funzionano”. L’antisemitismo si esprime nel linguaggio scritto e parlato, con immagini e con azioni, usa sinistri stereotipi e fattezze caratteriali negative per descrivere gli ebrei. Alla luce di quanto precede, la giunta municipale del Comune di Zambrone, per rendere onore al Giorno della memoria ha deliberato di aderire alla definizione di antisemitismo data dall’IHRA. L’esecutivo ha poi rivolto, a nome della comunità, il suo pensiero commosso e profondamente sentito a tutte le vittime della Shoah e di manifestare solidarietà e vicinanza umana agli Ebrei ancora oggi vittime di antisemitismo. Al riguardo, il sindaco Corrado L’Andolina ha dichiarato:
«Negare agli Ebrei il diritto dell’autodeterminazione, affermando che l’esistenza dello Stato di Israele è una espressione di razzismo, risulta inaccettabile. E chi commemora i morti nei lager nazisti non può che avere a cuore anche le sorti degli Ebrei nella contemporaneità. I rigurgiti dell’antisemitismo sono purtroppo ben presenti nell’attualità e contro di essi occorre innalzare una barriera solida, data dalla memoria della Shoah, dalla vicinanza al popolo ebraico e dal diritto d’Israele ad esistere ed a vivere in pace e sicurezza».