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‘Ndrangheta, il pentito Figliuzzi: “Ecco i ruoli degli altri figli di Nato Patania”

Delineate pure le figure di Caterina Caglioti, Damiano Caglioti, Andrea Patania, Giuseppe Comito e Francesco Alessandria

‘Ndrangheta, il pentito Figliuzzi: “Ecco i ruoli degli altri figli di Nato Patania”

Continua a “vuotare il sacco” Nicola Figliuzzi, il nuovo collaboratore di giustizia, originario di Sant’Angelo di Gerocarne, che ha deciso di collaborare con la Dda di Catanzaro. Figliuzzi parla e delinea tutti i ruoli all’interno del clan Patania di Stefanaconi dopo l’omicidio di Fortunato Patania, ucciso nel settembre del 2011 dal clan dei Piscopisani all’interno del piazzale del proprio distributore di carburanti. Figliuzzi parla ed accusa gli ex compagni delle azioni criminali che dal settembre 2011 sino all’anno successivo hanno insanguinato il Vibonese e non solo. 

Dopo aver spiegato che gli omicidi venivano in particolare decisi dai fratelli Salvatore e Giuseppe Patania, il collaboratore di giustizia si è soffermato su altre figure della famiglia. Come Nazzareno Patania che, a detta di Figliuzzi, era quello “meno considerato perché era uno che parlava troppo. Però era uno che si dava sempre da fare – spiega il pentito – e si metteva a disposizione dei fratelli. E’ stato lui, peraltro, che ha guidato il furgone con le armi che sarebbero state utilizzate per l’omicidio di Scrugli Francesco e per gli agguati a Rosario Battaglia e Raffaele Moscato”. Figliuzzi conferma quindi che nell’agguato a Vibo Marina in cui nel marzo del 2012 a Vibo Marina ha perso la vita Francesco Scrugli, “dovevano morire pure Battaglia e Moscato. A dirci dove trovare gli obiettivi dei Patania erano stati Francesco Alessandria con Giuseppe Comito, grazie ad un programma informatico che aveva Giovanbattista Bartolotta”. Secondo Figliuzzi, in ogni caso, Nazzareno Patania avrebbe partecipato “alle riunioni durante le quali si decidevano e pianificavano gli omicidi, anche se non era lui a prendere le decisioni. Tuttavia – aggiunge il collaboratore – quando si è deciso di fare l’omicidio di Scrugli, Nazzareno Patania si è offerto per dare un aiuto”. Stando al racconto di Figliuzzi, l’altro fratello Patania, ovvero “Bruno Patania “non prendeva invece quasi mai parte alle riunioni, ma era consapevole di quello che si faceva. Come Nazzareno Patania, anche lui quando era necessario dava un aiuto per gli omicidi, come nel caso del tentato omicidio di Calafati Francesco. Caterina Caglioti è la moglie di Nazzareno Patania – continua Figliuzzi – a casa della quale ho dormito alcune volte così come Cristian Loielo e Daniele Bono. In particolare, Cristian Loielo dormiva quasi sempre da Nazzareno Patania, mentre io – specifica il collaboratore – solo di tanto in tanto, specie nel periodo successivo all’omicidio di Scrugli ed al tentato omicidio di Calafati. La Caglioti non partecipava alle riunioni ma sapeva degli omicidi e di quello che stava facendo il marito. Io e Cristian Loielo conoscevamo da tanto tempo la Caglioti: in quel periodo, peraltro, abbiamo frequentato spesso la casa di Caterina Caglioti in quanto dovevamo fare sempre gli appostamenti oppure incontrare Jmmy e Alberto”, ovvero Vasvi Beluli ed Albert Ibrahimi, i due killer macedoni, residenti a Canino, in provincia di Viterbo, pagati dai Patania per commettere gli omicidi nel Vibonese.  [Continua dopo la pubblicità] 

 “La Caglioti – aggiunge il pentito – sapeva che noi stavamo a casa sua per gli appostamenti poiché il marito le confidava sempre tutto. Peraltro quando eravamo lì con Bono e parlavamo insieme a Nazzareno, magari lei sentiva quello che dicevamo. Damiano Caglioti è invece il fratello di Caterina e lo conosco sin da quando eravamo piccoli. E’ stato arrestato per la detenzione di una pistola. Lui era molto impegnato con il lavoro e lo incontravo al distributore dei Patania. Damiano Caglioti non partecipava alle riunioni e, per quanto ne so, ha fatto degli appostamenti per Scrugli e poi ha fornito un’autovettura. Andrea Patania – conlude Figliuzzi – è invece cugino dei fratelli Patania ed era sempre insieme a Salvatore Patania. Lui partecipava sempre alle riunioni ed era sempre pronto ad ascoltare e obbedire agli incarichi che gli assegnava Salvatore Patania”.

In foto dall’alto in basso:  Nicola Figliuzzi, Nazzareno Patania e Bruno Patania

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