Mileto, la strada che porta a Filandari sempre più discarica a cielo aperto
L’arteria continua ad essere meta privilegiata dei “lordazzi seriali”. Nelle scorse ore, la denuncia del parroco della basilica cattedrale don Dicarlo
Non si riesce a risolvere e, anzi, con il trascorrere del tempo diventa sempre più grave l’emergenza spazzatura sul tratto di strada ricadente nel comune di Mileto, che collega la città sede di diocesi a Scaliti e a Filandari. E, questo, nonostante le continue denunce pubbliche e i saltuari interventi di ripulitura delle amministrazioni cittadine che si sono succedute nel corso degli anni, attuati con un surplus di spesa gravato sulle spalle dei cittadini. Anche in questo periodo di festività natalizie contrassegnato dal Covid, l’arteria si presenta in condizioni veramente miserevoli, con numerosi tratti ormai tramutatisi in discariche a cielo aperto grazie a materiale ingombrante, eternit e quant’altro abbandonato in loco dai soliti “lordazzi seriali”, forti e consci della loro sostanziale impunità.
Negli anni tanti gli abitanti che hanno denunciato alle autorità preposte la presenza di questa vera e propria bomba ecologica alle porte di casa. Ad oggi, però, tutto è risultato inutile. A farlo pubblicamente, nelle scorse ore, anche il parroco della basilica cattedrale di Mileto don Domenico Dicarlo, con tanto di documentazione fotografica inserita sulle piattaforme mediatiche e di accorato invito a “non rovinare ciò che è bello” e a desistere “dall’inquinare l’ambiente e dal mettere a rischio la salute delle persone”. Qualcuno, a seguire, ha fatto notare che nelle immediate vicinanze da qualche settimana è stata istallata per conto del Comune di Mileto una telecamera.
Il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, interpellato da Il Vibonese sulla questione, ha spiegato che l’apparato tecnico interessato rientra nell’ambito del progetto d’attuazione di un sistema di videosorveglianza su tutto il comune. I lavori di installazione delle telecamere che permetteranno di monitorare gli ingressi e i punti strategici dei vari agglomerati urbani, e non solo, sono in itinere. Una volta ultimati e collaudati gli interventi, si procederà alla fase operativa di controllo del territorio vero e proprio. Anche in questo caso, dunque, bisognerà attendere tempi migliori prima che i tanti incivili che in modo delinquenziale spargono veleni per strada vengano individuati e non la facciano come sempre franca. Un gesto ignobile e inqualificabile, il loro, ancor di più perché viene compiuto in presenza di un servizio di raccolta differenziata “Porta a Porta” che, nonostante le difficoltà del periodo, sul territorio comunale funziona in maniera più che accettabile.