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Tari, il salasso è servito: previsti aumenti tra il 20 e il 37 per cento

La stangata di fine anno arriva con l’approvazione del Piano economico finanziario che si adegua alle disposizioni dell’Arera. La maggioranza esprime «imbarazzo» ma vota compatta. L’opposizione tutta assente tranne Pilegi: «Sono basita»

Tari, il salasso è servito: previsti aumenti tra il 20 e il 37 per cento
Il Comune di Vibo

Regalo di fine anno ai cittadini vibonesi. Un cadeau sotto l’albero che in tanti avrebbero preferito – evidentemente – evitare e che andrà ad aggravare ulteriormente la pressione fiscale rispetto alle tariffe comunali, già ai massimi previsti dalle normative dato lo stato di dissesto. L’omaggio in questione è legato alla Tari, tassa sui rifiuti che, per effetto del combinato disposto dell’aumento dei costi di gestione sul nuovo appalto, dei nuovi paletti imposti dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) e dello stato comatoso delle finanze comunali, subirà – nel 2021 – un aumento per ora stimato in oltre il 20 per cento («ma si parla anche di un’incidenza del 37 per cento» ha riferito in aula l’assessore competente Maria Teresa Nardo).    

Nel calcolo entrano i Crediti di dubbi esigibilità

L’assessore Maria Teresa Nardo

A determinare in prima istanza il pesante incremento, contemplato nella delibera del Piano economico finanziario 2020 approvato ieri dal Consiglio comunale, la nuova modalità di calcolo delle tariffe introdotta dall’Arera che, in sostanza, modifica la determinazione dei costi di gestione dei rifiuti producendo un incremento che, se non debitamente calcolato, può dar luogo a sanzioni a carico dell’Ente, così come accaduto per ciò che riguarda la tariffa del servizio idrico, che ha prodotto una multa al Comune di Vibo – da parte della stessa Arera – di circa 180mila euro.

A tracciare il perimetro del nuovo salasso è stato lo stesso assessore Nardo, precisando che «Oggi non stiamo definendo le tariffe (quelle arriveranno successivamente nel 2021) ma stiamo approvando un Piano economico finanziario che, è bene dirlo, evidenzia un aumento notevole dei costi, sia per effetto della nuova gara che a causa delle nuove regole Arera che prevedono l’introduzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, fino all’80 per cento, ai fini della determinazione delle tariffe. Fondo che sappiamo bene come sul Comune di Vibo abbia un’incidenza rilevante. Nel 2021 – ha aggiunto -, sulla base di questi costi, ragioneremo su come determinare le tariffe sui singoli esercenti e sulle singole tipologie, perché l’Ente avrà un margine, seppur ridotto, per differenziare le stesse tariffe a seconda delle tipologie di utenti. È bene però dire – ha ammesso – che la gestione dei rifiuti porterà un incremento tariffario che si sta stimando come superiore al 20 per cento». Per poi aggiungere in un successivo intervento: «ma si parla pure di aumenti fino al 37 per cento».

Nel calcolo entrano i Crediti di dubbi esigibilità

Nico Console

Una notizia che è sembrata cogliere di sorpresa i consiglieri comunali presenti, quasi esclusivamente di maggioranza, ad eccezione di Loredana Pilegi, esponente dei Progressisti per Vibo: unico voto contrario al Piano economico finanziario. Assenti Cinquestelle, Pd, Vibo democratica, ai consiglieri di maggioranza (20 compreso il sindaco) non è rimasto altro che far valere la ragion di Stato ed esprimere – seppure con qualche distinguo imbarazzato – voto favorevole. Come quello palesato dal consigliere Nico Console: «Questo voto mi mette in imbarazzo – ha confessato -, anche se è un passaggio dovuto per via dell’adeguamento ad una nuova fonte legislativa. Ma è logico che rispetto agli effetti che la sua applicazione produce – ha ribadito – da consigliere comunale non posso che provare imbarazzo: nessuna discrezionalità viene lasciata al consigliere comunale e l’effetto che crea imbarazzo è l’incremento sulle tariffe della Tari del 20 per cento che graverà sui cittadini. Come membro di questa maggioranza mi pongo dunque il problema di quali misure adottare per calmierare gli effetti dell’imposta. Quello – ha spiegato Console – è il solo margine politico per cercare di limitare gli effetti di questa manovra. Credo che allora si debba accelerare più che mai il processo di definizione dell’Ato – ha concluso -, strumento che può incidere sulla diminuzione di costi di conferimento in discarica».

Anche da Katia Franzè, sempre dai banchi della maggioranza, parole di malcelato disagio. «È un ulteriore aggravamento della situazione per i cittadini anche se purtroppo non abbiamo scelta – ha detto -. Dobbiamo procedere all’approvazione di un atto obbligatorio ma siamo consapevoli che per i nostri concittadini non sarà una bella notizia».

«Dov’è la premialità per i cittadini virtuosi?»

Loredana Pilegi
Loredana Pilegi

Unica voce in aperto dissenso quella del consigliere Loredana Pilegi, che – definendosi oggi «basita» – in aula ha fatto presente come a subire maggiormente saranno quei cittadini virtuosi che fanno correttamente la raccolta differenziata e che oggi si trovano a pagare anche per quelli che, non rispettando le regole, determinano un aumento dei costi di gestione del servizio. «Non ho visto nel programma dell’Amministrazione la premialità per i cittadini più virtuosi. Molti Comuni la applicano ed è un principio giusto che chi più differenzia meno paghi. Sarebbe doveroso introdurlo anche a Vibo ma non vi è ancora traccia. Ci auguriamo maggiore attenzione anche sulle sanzioni per chi non differenzia, auspicando che questa amministrazione voglia incrementare il sistema di videosorveglianza per individuare chi non partecipa ad un fatto di civiltà e di vivere civile».

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