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Regionali, Tucci a Tansi: «Restiamo lucidi». Il parlamentare vibonese dei 5s cerca di salvare l’accordo

Il parlamentare di Dinami è indicato come colui che maggiormente ha lavorato per convincere il leader di Tesoro Calabria a sedersi al tavolo del centrosinistra. Ora lo esorta a non parlare di «inciuci»: «Le forze avverse ci vogliono nella palude»

Regionali, Tucci a Tansi: «Restiamo lucidi». Il parlamentare vibonese dei 5s cerca di salvare l’accordo
Riccardo Tucci, deputato del M5S

«Sedersi ai tavoli per trovare una mediazione non vuol dire inciucio». Riccardo Tucci, il parlamentare 5s originario di Dinami, nel Vibonese, indicato come il “pontiere” che si sta spendendo per riavvicinare Carlo Tansi al tavolo del centrosinistra, replica alle dichiarazioni del leader di Tesoro Calabria, che oggi ha preso le distanze da un presunto accordo con il centrosinistra.

«Sedersi ai tavoli per una mediazione – spiega Tucci – significa credere nella forza del dialogo e della democrazia. È questo che traccia la differenza tra chi vuole offrire un governo credibile alla Calabria per farla uscire dalla palude in cui si trova e chi, invece, lavora per restare eternamente all’opposizione senza prendersi responsabilità.

Il M5s ha già fatto la scelta di stare al Governo dell’Italia, senza il quale non avremmo mai potuto realizzare i punti del nostro programma elettorale. Oggi in piena pandemia non intendiamo abdicare a questa responsabilità».

Poi una stoccata a Tansi sul tema a lui più caro, vero cavallo di battaglia dell’ex capo della Protezione civile regionale: «La retorica della casta in tempi di pandemia non funziona né in Calabria né altrove. Rimaniamo, quindi, lucidi e concentrati per fornire un’alternativa politica credibile che ci consenta di pensare al futuro dei cittadini calabresi. Il M5S alla luce della mole dei consensi ottenuti alle elezioni politiche nel 2013 e nel 2018, ha il dovere di consegnare, al cospetto dei cittadini, un nuovo progetto politico, che possa avere l’ambizione di governare la Regione Calabria per cambiarla».

Infine, un’esortazione: «Non dobbiamo fare gli errori del passato. Non dobbiamo cadere nell’autosabotaggio dell’egocentrismo che si alimenta di fantasie illusorie. Le forze avverse che ci spingono a rimanere nella palude non dovranno avere la meglio. Stiamo lavorando per evitare la disgregazione dei movimenti civici e delle energie sane che esistono all’interno di tutti i partiti e i movimenti».

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