Coronavirus, meno tamponi e più positivi: sono 43 nel Vibonese
Stando al bollettino regionale in provincia di Vibo Valentia la pandemia conosce una nuova impennata mentre nelle altre province i numeri calano. Dieci i decessi in Calabria
In Calabria calano i nuovi positivi, i ricoveri ed i casi attivi ma ci sono altre 10 vittime che portano il totale a 353. I positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 175 (domenica erano 340) ma con un numero inferiore di soggetti testati (1.329 contro 2.424) e di tamponi fatti (1.416 contro 2.922). I casi attivi sono 10.341 (-320) e in flessione risultano anche i ricoverati in area medica, 382 (-8), in terapia intensiva, 27 (-5), e isolati a domicilio, 9.932 (-307). Crescono i guariti, adesso 8.018 (+485). Da inizio pandemia i soggetti testati sono stati 371.388 con 382.721 tamponi fatti. I positivi sono stati 18.712.
I casi confermati sono suddivisi a Cosenza 42, Catanzaro 1, Crotone 40, Vibo Valentia 43, Reggio Calabria 49. Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono distribuiti a: Cosenza: casi attivi 4.739 (99 in reparto AO Cosenza; 11 in reparto al presidio di Rossano e 19 al presidio ospedaliero di Cetraro; 5 all’ospedale da campo, 14 in terapia intensiva, 4.591 in isolamento domiciliare); casi chiusi 1.226 (1.081 guariti, 145 deceduti). Catanzaro: casi attivi 1.506 (35 in reparto all’AO a Catanzaro; 16 a P.O Lamezia; 21 all’AOU Mater Domini; 4 in terapia intensiva; 1.430 in isolamento domiciliare); casi chiusi 1.101 (1.023 guariti, 78 deceduti). Crotone: casi attivi 962 (35 in reparto; 927 in isolamento domiciliare); casi chiusi 899 (881 guariti, 18 deceduti). Vibo Valentia: casi attivi 485 (16 ricoverati, 469 in isolamento domiciliare); casi chiusi 582 (561 guariti, 21 deceduti). Reggio Calabria: casi attivi 2.449 (112 in reparto; 13 P.O di Gioia Tauro; 9 in terapia intensiva; 2.315 in isolamento domiciliare); casi chiusi 4.359 (4.268 guariti, 91 deceduti). Altra Regione o stato Estero: casi attivi 200 (200 in isolamento domiciliare); casi chiusi 204 (204 guariti). Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute della Regione.
Adesso, una fonte di preoccupazione, sono i 64 positivi – una quarantina di ospiti, il personale ed i titolari – all’interno della Rsa “Santa Maria” di Roccabernarda, nel Crotonese. Una situazione tale che ha spinto l’Asp di Crotone ad assumere il controllo sanitario della struttura ed il sindaco di Roccabernarda Nicola Bilotta a chiedere alla Regione di dichiarare il suo comune “zona rossa”. In attesa di avere novità dalla Cittadella, il sindaco ha emanato un’ordinanza per attuare delle restrizioni tra le quali, per chiunque torni da altre regioni, di comunicarlo telefonicamente allo stesso sindaco o al vicesindaco. Sempre a Crotone, intanto, i primi sette pazienti sono stati ricoverati nella terapia subintensiva Covid-19 dell’ospedale, dove hanno iniziato a lavorare i medici e gli infermieri di Emergency. I malati sono ricoverati nel cosiddetto reparto Covid 2, che ha 23 posti letto e altri 8 in una struttura tendata esterna messa a disposizione dall’Esercito e dalla Protezione civile che, al momento, non è ancora operativa e sarà utilizzata solo in caso di estrema necessità. Il reparto è gestito da Emergency in collaborazione con il responsabile medico della risposta Covid dell’ospedale. Ed altri cinque degenti hanno fatto il loro ingresso nell’ospedale militare gestito dall’Esercito e collegato con l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza. La struttura processa anche fino a 160 tamponi al giorno consegnati dall’Asp. E per la situazione ancora incerta, il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo ha firmato un’ordinanza che rimanda l’apertura delle scuole al prossimo gennaio.