sabato,Novembre 30 2024

Tutela dei barconi della Tonnara di Bivona, Montesanti indica la via

Con una semplice proposta da parte del Comune si potrebbe ottenere la “Dichiarazione di interesse culturale” per l’intero “varcarizzo” custodito nel complesso

Tutela dei barconi della Tonnara di Bivona, Montesanti indica la via

Intorno alla pesca gravitava un mondo parallelo che si occupava, per così dire, della logistica: si producevano le reti, tutte intrecciate a mano secondo tecniche antichissime, si effettuava la salagione per conservare il pescato, si forgiavano chiodi e si levigava il legname per le barche, che andavano impeciate e accuratamente custodite.

All’interno della tonnara di Bivona esiste, muta testimonianza di un passato glorioso, l’intero “varcarizzo” delle tonnare del Golfo di Sant’Eufemia. Ma i lunghi e panciuti barconi, dal caratteristico colore nero pece, sono ora in serio pericolo di degrado. Su tale problematica si registra un nuovo intervento dello studioso Antonio Montesanti, da sempre impegnato nell’attività di recupero e valorizzazione dell’antico complesso architettonico che, al suo interno, ospita ulteriori beni di valore storico-antropologico come, appunto, i barconi.

«Essendo essi di proprietà del Comune di Vibo Valentia – osserva lo storico – è solo questo ente che può attivare, con una semplice attività, la procedura prevista per la loro “Dichiarazione di interesse culturale” al fine di rendere concrete le tutele e le opportunità di finanziamento previste dal Codice dei Beni culturali. Si tratta di procedere ad una semplice compilazione della relativa scheda di segnalazione come ente pubblico richiedente».

Con lo scopo di rendere operativo e velocizzare tale adempimento, Montesanti fornisce inoltre al Comune i dati richiesti, che possono essere acquisiti collegandosi al link http://www.academia.edu/44630347/Proposta  di dichiarazione dell’interesse culturale dell’intero corpo esistente del “varcarizzo” della tonnara Gagliardi-De Riso di Bivona-Vibo Valentia.

«Credo non ci sia più tempo da perdere – chiosa Montesanti – per salvare la tonnara di Bivona da usi che potrebbero rivelarsi peggiori del degrado attuale e disperdere così l’enorme valore identitario di quanto in essa è contenuto».

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