Covid, regia comune per l’area centrale della Calabria: previsti 223 posti letto
A Vibo Valentia disponibili 36 posti, dei quali due di terapia sub intensiva e otto di intensiva. Nel piano anche Tropea con 22 posti letto
di Luana Costa
La chiamata alle armi arriva dall’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro che nel pomeriggio di ieri ha convocato le aziende sanitarie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia per istituire una cabina di regia comune volta ad una celere attivazione di posti letto di terapia intensiva e sub intensiva a disposizione dell’area centrale della Calabria.
Gli esiti della riunione sono stati resi noti questa mattina dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. «Abbiamo trovato la quadra. Abbiamo ottenuto anche la disponibilità anche dell’ospedale di Vibo Valentia e di Tropea, che non c’era stata in un primo momento», ha chiarito il primo cittadino.
I posti letto nell’area centrale
L’ospedale di Vibo Valentia renderà disponibili 36 posti letto Covid – di cui 2 di sub intensiva e 8 di intensiva – Tropea 22 posti attrezzabili all’occorrenza anche per accogliere sub intensiva, l’ospedale di Lamezia Terme 30 posti letto – di cui 6 di sub intensiva – e quello di Crotone 43 (3 di terapia intensiva). Disponibilità che si andrà ad aggiungere alla dotazione già attiva all’ospedale Pugliese e al Policlinico universitario: l’azienda ospedaliera al momento dispone di 56 posti letto Covid (di cui 46 di sub intensiva) oltre a 22 di terapia intensiva; il Policlinico universitario dispone di 36 posti letto (di cui 10 di sub intensiva e 6 di terapia intensiva). In totale l’area centrale della Calabria potrà contare su 223 posti letto Covid, di cui 86 di sub intensiva e 39 di terapia intensiva.
Via libera ai laboratori privati
Tramonta nel frattempo l’ipotesi di allestire un centro Covid a villa Bianca, ex sede del policlinico universitario: «Ci vorrà del tempo per fare i lavori – ha chiarito il primo cittadino – e, quindi, non potevamo aspettare». Il sindaco ha, inoltre, annunciato l’imminente predisposizione di una ordinanza regionale che accredita otto laboratori privati in tutta la Calabria per sgravare gli ospedali ormai in affanno, in particolare quello dell’ospedale Pugliese: «Noi dobbiamo processare i tamponi che arrivano da Crotone, da Vibo e da Cosenza. Non è possibile perché poi abbiamo visto le ricadute negative sulle scuole».