venerdì,Novembre 22 2024

Rinascita: i Comuni assenti non ci stanno, replicano e continuano a sbagliare

I sindaci di Mileto, Tropea, San Costantino, Maierato, Ionadi, Ricadi e Sant’Onofrio dicono la loro ma sono smentiti dalle Pec e dal giudice. Quando la pezza è peggiore del buco…

Rinascita: i Comuni assenti non ci stanno, replicano e continuano a sbagliare
Il Tribunale di Vibo Valentia

In relazione all’articolo apparso sulla testata giornalistica online “Il Vibonese” dal titolo “La figuraccia dei Comuni Vibonesi parte lese ma assenti in aula”, i sottoscritti sindaci dei Comuni di Mileto, Tropea, Ionadi, San Costantino Calabro, Ricadi, Maierato e Sant’Onofrio contestano decisamente il titolo ed il contenuto dell’articolo perché colpevolmente mistificatorio della realtà, quindi, capace di trarre in inganno l’ignaro lettore che non possiede conoscenze giuridiche. I Comuni scriventi sono stati già ammessi come parte civile nel procedimento denominato “Rinascita Scott” all’udienza preliminare che si sta celebrando a Roma presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia. Dal procedimento principale, per aspetti molto tecnici, si sono aperti e sono stati stralciati altri procedimenti, che, verosimilmente, verranno poi riuniti a quello principale. Ovvio che i Comuni non possono inseguire ogni singolo imputato (sono oltre 500 imputati) in considerazione di quella che è la strategia processuale prescelta. Peraltro, il procedimento che si è aperto il 9/11 us a Vibo Valentia, non è passato dall’udienza preliminare e i Comuni interessati non avendo ricevuto la notifica dell’udienza medesima, non potevano, qualora lo avessero voluto, parteciparvi. Respingiamo, pertanto, un’informazione colpevolmente incompleta e dal titolo immotivatamente sprezzante, di cui non si riesce a comprenderne lo scopo. I sindaci Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, Tropea,  Giovanni Macrì, San Costantino Calabro, Nicola Derito, Ionadi, Antonio Arena, Ricadi, Antonio Tripodi, Sant’Onofrio, Onofrio Maragò, Maierato, Giuseppe Rizzello”.

Sin qui la nota dei sindaci con una pezza che appare peggiore del buco. Per chi scrive, titolo e contenuto dell’articolo non sono affatto “colpevolmente mistificatori”, ma più che corretti e sono invece le argomentazioni dei sindaci che potrebbero trarre in inganno chi non possiede conoscenze giuridiche. I Comuni scriventi sono stati infatti sì ammessi parte civile nel corso dell’udienza preliminare ancora in fase di svolgimento dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro, ma non nel giudizio immediato apertosi ieri dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Questo significa che giuridicamente, se ieri il dibattimento a Vibo si fosse regolarmente aperto senza alcun rinvio dell’udienza per come chiesto ed ottenuto dalla Dda di Catanzaro, i Comuni assenti sarebbero rimasti fuori dal processo nei confronti dei quattro imputati. Anche l’eventuale e futura riunione al troncone principale avrebbe impedito, giuridicamente e tecnicamente (senza il rinvio dell’udienza), a tali Comuni ieri assenti di poter avanzare qualunque pretesa risarcitoria nei confronti degli imputati (Giancarlo Pittelli, Giulio Calabretta, Mario Lo Riggio e Salvatore Rizzo) ieri comparsi dinanzi al Tribunale collegiale.

Non è poi affatto vero – contrariamente a quanto sostengono i sindaci – chei Comuni non possono inseguire ogni singolo imputato (sono oltre 500 imputati) in considerazione di quella che è la strategia processuale prescelta”. E’ un’affermazione giuridicamente errata quella dei Comuni perché non c’è bisogno di inseguire davvero nessuno. Risulta infatti che i difensori degli imputati, ieri comparsi dinanzi al Tribunale di Vibo per il giudizio immediato, hanno notificato via pec a tutti i Comuni individuati quali parti lese la richiesta di giudizio immediato dei loro assistiti. Ma vi è di più, anzi di peggio. Errata è infatti l’affermazione dei Comuni laddove sostengono qualcosa di grossolano ovvero che “il procedimento che si è aperto il 9/11 us a Vibo Valentia, non è passato dall’udienza preliminare e i Comuni interessati non avendo ricevuto la notifica dell’udienza medesima, non potevano, qualora lo avessero voluto, parteciparvi”. Risulta infatti che fra l’8 ed il 9 settembre scorso l’Ufficio gip/gup del Tribunale di Catanzaro ha inoltrato via Pec il decreto di giudizio immediato ai Comuni di cui sopra ed a quelli di Vibo, Filogaso, Filandari (ieri assenti), Pizzo, Limbadi, San Gregorio d’Ippona e Stefanaconi (ieri invece presenti). Tanto è vero che il presidente del Tribunale collegiale, Tiziana Macrì, nel chiamare ieri in aula i Comuni parti offese, ed assenti, non ha rilevato alcun difetto o assenza di notifica nei confronti di tali enti locali.

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