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Padre Dominick Landro: da Parghelia agli Usa, la storia di un grande sacerdote

Nato nel 1861 fu inviato in terra americana a seguito della comunità italiana. Conobbe e collaborò con Santa Francesca Cabrini, combatté la “Mano nera” e diede vita a numerose opere caritatevoli

Padre Dominick Landro: da Parghelia agli Usa, la storia di un grande sacerdote

Padre Dominick Landro, grande sacerdote e “fratello dei minatori” negli Stati Uniti, era calabrese. Nacque nel 1861 a Parghelia in provincia di Vibo Valentia. Conobbe e collaborò con Santa Francesca Saverio Cabrini. Fronteggiò le infiltrazioni mafiose e, per questo, ricevette pesanti minacce di morte dalla “Mano nera”. A riportare alla luce la sua storia è Geremia Mancini, presidente dell’associazione “Ambasciatori della fame” di Pescara.

Ordinato sacerdote nel 1882, padre Dominick Landro fu parroco in piccoli paesi della Calabria. Nel 1890 fu inviato negli Stati Uniti per assistere la crescente comunità italo-americana. Trascorse due anni tra i minatori. Nel 1894 giunse a Scranton, in Pennsylvania, dove sostituì Padre Peter Bondi e Padre Rosario Nasca come sacerdote della numerosa colonia di immigrati italiani. Il 17 luglio del 1894 celebrò il primo battesimo. 

La comunità italiana con lui trovò un vero protettore. Curava ogni possibile aspetto della vita dei suoi fedeli: cercò lavoro per i nuovi arrivati, assistette i bambini, organizzò scuole serali, attrezzò un ospedale e raccolse fondi per le famiglie che subivano la morte del capo famiglia. Nel 1901 fondò la parrocchia di “St. Lucy’s Church” (dedicata al Vescovo O’Reilly) e lì fondò la scuola poi gestita dalle suore di “Santa Maria Cabrini”. E proprio Francesca Saverio Cabrini (oggi Santa) per ben sei volte giunse a Scranton manifestando il suo grande apprezzamento per il parroco calabrese. Ma Padre Dominick Landro non si limitò alla sola sua parrocchia. Raggiungeva, in ogni dove, gli italiani di quel territorio da Wellsboro ad Elkland ad Williamsport e Hazleton. Fu poi trasferito a Hazleton una città mineraria. A lui si debbono numerose realizzazioni: “Saint Mary” ad Old Forge; “Saint Anthony” a Freeland; “Mother of Sorrows” a Williamsport; “St. Mary Assumption” a Jessup; “St Mary” a Lattimer Mines; “Our Lady of Mt. Carmel” a Carbondale”; “St. Anthony” a Dunmore; “Our Lady” a Heave; “Most Precious Blood”, “Holy Rosary” e “Mother of Sorrows” Hazleton.

I suoi figli prediletti furono sempre quelli che lui chiamava “i miei fratelli minatori” e quando poteva celebrava messa anche all’interno delle miniere. Fu sempre caritatevole anche con chi sbagliava e visitò in carcere, Isaac Birriolo, un italo-americano condannato a morte per aver ucciso la moglie (la notizia fu riportata da “The Agitator” giornale di Wellsboro). Fronteggiò con forza le infiltrazioni criminali e fu minacciato di morte dalla “Mano Nera” che chiese di farlo trasferire. Ma inutilmente. 

Per un periodo tornò a Scranton nella sua “St. Lucy’s Church”. Infine fece ritorno a Hazleton come pastore della parrocchia del “Most Precious Blood Church”. In un articolo apparso sul giornale “Scranton Tribune” veniva così descritto: “Padre Landro è considerato da tutti come un uomo che possiede un grande carattere, una profonda pietà e un amabile fascino”. Padre Dominick Landro, “il fratello dei minatori”, morì il 27 marzo del 1929.

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