Rinascita-Scott: la figuraccia dei Comuni vibonesi parti lese ma assenti in aula
I Comuni di Vibo, Tropea, Zungri, Sant’Onofrio, Maierato, Filogaso, Filandari, Ricadi, Mileto, San Costantino e Ionadi avevano preannunciato la costituzione di parte civile ma oggi in aula non hanno mandato alcun avvocato. Quando ai proclami in tema di antimafia non seguono i fatti…
Se ne riparlerà il 13 gennaio prossimo e probabilmente per tale udienza, salvo altre distrazioni ingiustificate, si potrà rimediare facendo il proprio dovere. L’inaspettata decisione di non costituire oggi le parti civili nel troncone del processo Rinascita-Scott che si è aperto dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia con il giudizio immediato, permette a diversi Comuni del Vibonese di salvarsi in “calcio d’angolo”. Resta però la figuraccia odierna, a dispetto delle sfilate accanto ai carabinieri ed ai magistrati nel dicembre dello scorso anno all’indomani dell’operazione Rinascita-Scott, a dispetto delle delibere di giunta con l’affidamento di incarichi legali ad altrettanti avvocati per costituirsi parte civile nei processi di mafia, a dispetto dei proclami e dell’antimafia da salotto. [Continua]
All’appello del presidente del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, al secondo piano del palazzo di Giustizia di corso Umberto I è riecheggiata l’assenza di una serie di Comuni individuati quali parti lese e che, a parole, avevano preannunciato di volersi costituire parte civile nel processo Rinascita-Scott. Evidentemente non i tutti i tronconi processuali e se ne ignorano i motivi. “Comune di Vibo Valentia”… ha chiamato in aula la presidente del Tribunale…: assente. Comune di Tropea…: assente. Comune di Zungri: assente. Comune di Sant’Onofrio: assente. Comuni di Maierato, Filogaso, Ricadi, Filandari, San Costantino Calabro, Ionadi, Mileto: assenti. Nessun legale in aula per costituirsi parte civile per loro conto. Nessuna giustificazione, solo un’imbarazzante assenza.
Presente invece l’avvocato Massimiliano De Benetti per i Comuni di Pizzo Calabro, Limbadi e San Gregorio d’Ippona. Presente l’avvocato Daniela Fuscà per il Comune di Stefanaconi e l’avvocato Maria Rosa Pisani per la Provincia di Vibo Valentia. C’è anche la Regione Calabria con l’avvocato Michele Rausei. Tutti pronti a costituirsi parte civile in un procedimento storico.
Il Tribunale, dovendosi pronunciare sulle questioni preliminari sollevate dalla Dda di Catanzaro (l’eventuale riunione con il troncone ancora in udienza preliminare), decide di rinviare l’udienza e quindi le parti civili presenti non si sono ancora costituite nel processo. Ma questo i Comuni colpevolmente assenti non avrebbero potuto saperlo o prevederlo. Oggi veniva per la prima udienza e per la costituzione delle parti e, senza le questioni preliminari sollevate dalla Dda e che hanno portato al rinvio dell’udienza, il risultato sarebbe stato uno solo: i Comuni assenti non si sarebbero più potuti costituire parte civile. E sarebbero rimasti fuori dal processo. Potranno farlo – fortuna loro – nella prossima udienza del 13 gennaio prossimo. Resta la figuraccia, l’ennesima e ulteriore riprova del fatto che per molti amministratori la propaganda (specie in tema di antimafia) vale molto più della sostanza. Alla prova dei fatti, oggi in aula erano assenti. Con buona pace delle sperticate (e interessate) lodi in favore dei magistrati antimafia che lasciano il tempo che trovano.
Solo il mese scorso, il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, in occasione della visita della Commissione parlamentare antimafia, a nome dell’intera amministrazione da lei presieduta, aveva dichiarato di “accogliere con favore” la notizia condividendo “l’appello lanciato ai livelli più alti delle istituzioni dal procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, per tenere alta l’attenzione ed evitare di cadere nel dimenticatoio perché da soli – aveva ricordato il primo cittadino – non ce la possiamo fare. Come sindaco di Vibo – aveva spiegato Maria Limardo – intendo ringraziare il senatore Morra e tutta la Commissione parlamentare antimafia, il procuratore distrettuale Nicola Gratteri, il procuratore Camillo Falvo e tutte le forze di polizia per il lavoro che stanno portando avanti sull’intero territorio calabrese ed in particolare su quello vibonese. Un lavoro di cui abbiamo già sperimentato gli effetti positivi e che, siamo certi, restituirà la serenità ad ogni settore delle nostre comunità”.
9 Novembre 2020: il Comune di Vibo Valentia, pur individuato quale parte lesa, era assente nel processo Rinascita-Scott a carico dell’ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, dell’imprenditore di Vibo Mario Lo Riggio, dell’ex consigliere provinciale di Vibo ed ex sindaco di Nicotera Salvatore Rizzo e dell’avvocato Giulio Calabretta.
Assente il Comune di Vibo ed in buona compagnia dei Comuni di Tropea, Zungri, Sant’Onofrio, San Costantino Calabro, Mileto, Ricadi, Maierato, Ionadi, Filogaso e Filandari. Ogni ulteriore commento appare superfluo…
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