La commemorazione dei defunti nel Vibonese al tempo del Covid
Al momento i Comuni non hanno previsto limitazioni per l’accesso alle strutture cimiteriali ma è comunque vietato creare assembramenti
Manca una settimana alla ricorrenza della commemorazione dei defunti, giorno in cui tante persone si recheranno nei cimiteri per portare un saluto ai loro cari che non ci sono più. “Il 2 novembre è il giorno della memoria, il giorno in cui si ricorda chi ha sfiorato la nostra vita e che la vita ce l’ha donata. La memoria delle persone che si sono amate e non ci sono più, ma che vivono nei ricordi di ognuno di noi”. Ma quest’anno il giorno della commemorazione dei defunti sarà diverso dai precedenti, in quanto cadrà in un periodo in cui si riaffaccia lo spettro della pandemia.
Non è una festività civile, come nel caso della festa di tutti i Santi, ma religiosa e mentre la Chiesa – per far sì che si evitino assembramenti nei cimiteri – ha disposto con un suo decreto che l’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero, stabilita di norma solo per i giorni dall’1 all’8 novembre, possa essere trasferita in qualsiasi altro giorno del predetto mese, i Comuni, dal canto loro, sono al lavoro per cercare di capire quali disposizioni emanare in vista della giornata dei defunti, in cui si prevede un’affluenza altissima nei cimiteri.
L’emergenza rischia di condizionare, un po’ ovunque, il tradizionale rito della visita ai defunti. Anche se qualche Comune campano ha disposto la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali nei giorni 1 e 2 novembre, tradizionalmente dedicati alla commemorazione dei defunti, al fine di evitare una probabile occasione di contagio da virus Covid-19, nei comuni del Vibonese non si prevedono, per il momento, limitazioni o contingentamenti per l’accesso alle strutture cimiteriali, ma sarà semplicemente richiesto, oltre che il buon senso di non creare assembramenti, il rispetto delle regole già in vigore, quindi l’uso della mascherina e il distanziamento sociale.