Viabilità da incubo nelle Serre, il sindaco di Brognaturo “diffida” il presidente della Provincia (VIDEO)
Cosmo Tassone contro Andrea Niglia. Nel documento la richiesta urgente di messa in sicurezza di un tratto della strada provinciale n. 43, entro e non oltre il 30 novembre
Si è più volte fatto portavoce del disagio della sua comunità, avviando una petizione per far tornare il comune di Brognaturo sotto la giurisdizione della provincia di Catanzaro. Dopo mesi di appelli e sollecitazioni, il sindaco Cosmo Tassone passa alle maniere forti, diffidando la Provincia di Vibo Valentia e il suo presidente, Andrea Niglia.
A preoccupare il primo cittadino del piccolo centro delle Serre vibonesi, è lo stato nel quale versano le strade. L’ordinanza emessa dal sindaco, riguarda in particolare la provinciale 43 nel tratto Brognaturo- Acqua del Sorcio. Un lembo di asfalto che, a detta del primo cittadino, rappresenta una vera e propria trappola mortale per gli automobilisti che la percorrono e una fonte di costante disagio per l’intero comprensorio.
A dover fare i conti con l’impercorribilità della provinciale 43, oltre ai cittadini di Brognaturo, ci sono anche quelli di Guardavalle, Santa Caterina dello Jonio, Badolato, Sant’Andrea Apostolo e San Sostene. Ma a rendere l’intervento della provincia per l’ammodernamento del manto stradale “urgente ed improcrastinabile”, non è solo il grave disagio degli automobilisti. L’economia del territorio, afferma Tassone nella nota, sta subendo un progressivo e inesorabile depauperamento proprio a causa delle difficoltà di collegamento.
Nell’area, ad alta densità boschiva, sorgono infatti diverse aziende di lavorazione del legno, pesantemente condizionate dalle difficoltà di collegamento tra i diversi comuni e costrette, di conseguenza, ad alzare i costi di vendita delle merci, con un inevitabile danno agli introiti. A subire una battuta d’arresto anche il turismo religioso. Senza contare che l’arteria rappresenta l’unica strada di comunicazione con i comuni del basso Jonio. Aspetti per nulla secondari, destinati a peggiorare con l’avanzare della stagione invernale.
Cosmo Tassone, a conclusione del documento, impone alla provincia un termine temporale, il 30 novembre, entro il quale ottemperare alle richieste avanzate, pena l’addebito delle spese necessarie a mettere in sicurezza l’area all’ente provinciale.