Centro per il trattamento dell’autismo a Filadelfia, Scrugli e Luciano contro De Nisi: «Chieda scusa»
È polemica dopo l’annuncio del primo cittadino. L’assessore alle Politiche sociali di Vibo: «Toni strumentali»; il presidente del Consiglio: «Sbaglia persona»
Come prevedibile, la ferma presa di posizione del primo cittadino di Filadelfia, Maurizio De Nisi, in merito alla decisione assunta dalla conferenza dei sindaci del Distretto socio-sanitario n.1 di Vibo Valentia sulla scelta dei progetti di “Social housing” finanziati dalla Regione non ha mancato di suscitare reazioni.
Nell’annunciare il voto favorevole al progetto di un Centro di riabilitazione per i bambini autistici da realizzarsi proprio nel centro dell’Angitolano, De Nisi ha infatti lanciato diverse accuse, in particolare al Comune di Vibo, denunciando una logica mirata a far prevalere interessi di parte anziché quelli collettivi.
A rispondere al sindaco è ora l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Vibo Lorenza Scrugli. «Prendo atto della nota a firma del sindaco – spiega Scrugli -, per precisare quanto segue: in primis, occorre evidenziare che di fronte a problemi che interessano persone affette da disagio fisico e/o psichico, non sono ammesse strumentalizzazioni o argomentazioni di basso livello politico, dalle quali mi dissocio con fermezza e pudore. Mi limito ad evidenziare – prosegue – che i Comuni che hanno votato per Vibo Valentia, erano tutti presenti, mentre il Sindaco di Filadelfia si è presentato con più deleghe la cui validità è stata messa in discussione da organi tecnici e non politici. Per tale ragione, di merito, giuridica, non è stata attribuita la priorità al Comune di Filadelfia. Sarà in ogni caso la Regione Calabria a determinarsi su tutto ciò che attiene il progetto in questione».
In conclusione, Lorenza Scrugli evidenzia che De Nisi «si è ostinato a volere a tutti i costi portare avanti una nuova votazione quando tale votazione era stata già effettuata a favore di Vibo Valentia, con la destinazione “Dopo di noi” all’unanimità dei presenti. Peraltro, nell’assemblea non è stato presentato alcun progetto da parte di Filadelfia, ma l’esistenza del progetto del quale parla il sindaco – la cui destinazione deve essere decisa dall’assemblea dei sindaci – è stata appresa solo attraverso la stampa».
Sulla questione, si è espresso anche il presidente del consiglio comunale di Vibo, Stefano Luciano, il quale ha, a sua volta, precisato: «Premesso che non sono sindaco, né assessore alle Politiche sociali, ma presidente del Consiglio comunale del capoluogo, carica questa che svolgo con onestà e senso delle istituzioni; preciso altresì che la figura del presidente del Consiglio non fa parte del distretto socio-sanitario e pertanto nessun potere tale carica può esprimere nell’ambito di tale distretto. Pertanto, sono convinto che il sindaco di Filadelfia non conoscendomi bene mi ha confuso con un’altra persona e aspetto le sue scuse pubbliche».
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