sabato,Novembre 23 2024

Anniversario della morte di Natuzza: il vescovo annuncia i nuovi passi per la beatificazione (VIDEO)

Istituita una commissione di teologi per studiarne i fenomeni. La Conferenza episcopale calabra verso il riconoscimento dei cenacoli di preghiera mariani sparsi per il mondo

Anniversario della morte di Natuzza: il vescovo annuncia i nuovi passi per la beatificazione (VIDEO)

Costituzione nei prossimi giorni di una commissione di teologi chiamata a studiare i fenomeni di Natuzza e ad aprire le indagini diocesane per la causa di beatificazione, riconoscimento da parte della Conferenza episcopale calabra dei cenacoli di preghiera mariani sparsi per il mondo, ad oggi ufficializzati solo a livello diocesano.

Sono queste le due “belle notizie” comunicate questa mattina dal vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, nel corso della messa all’aperto presieduta sul sagrato della “Grande chiesa” del complesso religioso-socio-assistenziale “Villa della Gioia” di Paravati, in occasione dell’anniversario “della morte e della nascita in cielo” di Natuzza Evolo, avvenuta nel giorno di Ognissanti del 2009. A dimostrazione che la forza del messaggio di eroica fede cristiana espresso dall’umile donna calabrese non si è per nulla affievolito e che anzi è più viva che mai riuscendo ad andare oltre gli steccati, gli egoismi e i personalismi di sorta.

Tutto ciò al di là delle polemiche in atto tra diocesi e Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, ente gestore della “Villa della Gioia, conseguenza della mancata riforma dello statuto richiesta dal presule in vista della consacrazione della “Grande chiesa”. Alla sacra funzione hanno partecipato alcune migliaia di pellegrini provenienti da tutta la Calabria e da altre regioni d’Italia, accolti da un imponente servizio di sicurezza predisposto dalle forze dell’ordine, in piena sintonia con le recenti disposizioni antiterroristiche. Affiancato da diversi sacerdoti della diocesi, monsignor Renzo rifacendosi all’odierna festività ha poi sottolineato “che in prima fila, tra i santi presenti in cielo, c’è anche Mamma Natuzza, la quale con le braccia spalancate ci sorride e ci invita a percorrere le strade della santità. Del resto –  ha proseguito – la santità è un programma di vita da realizzare giorno per giorno specchiandoci in Dio, così come dall’alto del Paradiso ci invoglia a fare Natuzza”.

Nella sua omelia, il vescovo ha quindi elencato gli atteggiamenti da assumere per giungere alla santità. Parole, a molti risuonate del tutto afferenti alle vicende che stanno interessando la Fondazione. “Per prima cosa – ha spiegato – bisogna rivestirsi di un cuore santo e in stretto legame con Dio. Successivamente, mettendo da parte le cose di questo mondo e seguendo la via di verità dobbiamo cercare ciò che è gradito e conforme al suo volere e rigettare atteggiamenti di protagonismo, egoismo e presunzione. Strada maestra per giungere alla santità è la piena adesione all’amore di Dio. Natuzza ne è la prova. Analfabeta e per nulla istruita, si è rivestita di un cuore pieno d’amore e si è lasciata afferrare da Dio, divenendo essa stessa canto di bellezza all’amore di Dio, sperimentato anche nella sofferenza e nella croce”.

A conclusione della celebrazione eucaristica i pellegrini hanno potuto visitare la chiesa in attesa di consacrazione. Fino a tarda sera sarà anche possibile visitare e sostare in preghiera sulla tomba della mistica situata nella Casa per anziani “Monsignor Pasquale Colloca”. I tanti figli spirituali di “Mamma Natuzza”, comunque, si ritroveranno a Paravati già il prossimo 12 novembre, in questo caso per commemorare l’arrivo nella ridente frazione di Mileto della statua della Vergine “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” nelle sembianze di una giovinetta.

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