lunedì,Novembre 25 2024

Prenotazioni in Ortopedia a Vibo: la replica dell’Asp al dottore Michele Soriano

Critiche nei confronti dell’operatore che ha effettuato la prenotazione il cui comportamento viene definito dal management come “poco ortodosso”

Prenotazioni in Ortopedia a Vibo: la replica dell’Asp al dottore Michele Soriano

Dall’Azienda sanitaria provinciale, in relazione alla missiva inoltrata dall’ex primario di Ortopedia dell’ospedale Jazzolino, Michele Soriano, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, riceviamo e pubblichiamo:

“In riferimento all’articolo pubblicato sugli organi di stampa e relativo ai tempi biblici per una prima visita ortopedica presso l’ospedale di Vibo Valentia (gennaio 2021), l’Azienda Sanitaria, preso atto della paradossale situazione, ritiene doveroso precisare quanto segue:

da una immediata verifica fatta dagli uffici preposti, la prima visita ortopedica alla data odierna risulta prenotabile presso alcuni ambulatori aziendali, entro l’anno 2018, mentre per il reparto di ortopedia dell’ospedale di Vibo Valentia, dove l’utente ha chiesto di poter effettuare la visita e dove vengono garantite solo le consulenze del Pronto Soccorso e i controlli interni, le prenotazioni cosiddette prima visita risultano sospese da svariati anni.

Nonostante ciò premesso, al fine di capire bene quanto accaduto, questa Direzione generale ha inteso chiedere un incontro con l’utente, con la mamma dello stesso la quale ha effettuato la richiesta allo sportello e il medico di medicina generale del paziente poiché l’impegnativa risulta incompleta.

All’incontro sarà invitato anche l’operatore che ha effettuato la prenotazione e il cui comportamento è stato certamente poco ortodosso e nei confronti del quale, nell’ipotesi in cui saranno accertate responsabilità, si procederà con il deferimento alla Commissione disciplinare aziendale.

L’Azienda, sia per scongiurare falsi allarmismi, sia per salvaguardare la propria immagine, ma soprattutto per senso di responsabilità nei confronti degli ammalati, non consente che vengano prodotte gratuite strumentalizzazioni finalizzate a screditare l’immagine della sanità vibonese.

Pertanto, una volta chiarite le dimensioni reali di quanto accaduto, sarà nostra premura informare i cittadini attraverso gli organi di stampa, sulle risultanze delle verifiche avviate”.

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