venerdì,Novembre 29 2024

Tentato omicidio di due carabinieri: Cassazione annulla per Accorinti e Timpano

La Suprema Corte ordina un nuovo Riesame per il presunto boss di Zungri ed il 33enne di Rombiolo accusati di aver cercato di investire i militari dell’Arma

Tentato omicidio di due carabinieri: Cassazione annulla per Accorinti e Timpano

La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del Riesame di Catanzaro che in un primo tempo aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Accorinti, 58 anni, di Zungri, e Pantaleone Timpano, 33 anni, di Rombiolo. Entrambi sono accusati di tentato omicidio ed in particolare di aver cercato di investire con l’auto due carabinieri ad un posto di blocco su Monte Poro.

La Suprema Corte ha così accolto il ricorso discusso in Cassazione dagli avvocati Giuseppe Bagnato (per Timpano) e Giovanni Aricò (per Accorinti), difensori degli indagati unitamente agli avvocati Francesco Sabatino e Daniela Garisto. Sarà necessario quindi un nuovo Riesame per una vicenda iniziata giovedì 13 aprile alle ore 23.50 quando i carabinieri della Stazione di Zungri sono intervenuti in una campagna ricadente nel territorio comunale di Rombiolo dove era stato segnalato un tentato furto di animali in una stalla ad opera di due persone giunte a bordo di una Fiat Panda di colore rosso e che, accortisi dell’arrivo dei proprietari, si erano dati alla fuga esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco.

Venerdi 14 aprile alle ore 7.08 alcuni carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Tropea si erano quindi recati nella stessa campagna, ma mentre si avvicinavano all’auto di servizio vedevano sopraggiungere ad altissima velocità una Fiat Panda di colore rosso, la stessa auto – secondo alcuni testimoni – vista la sera prima. Nonostante l’alt imposto dai militari dell’Arma con la paletta in dotazione, l’auto si dirigeva verso uno dei carabinieri tentando di investirlo. Iniziava un inseguimento, con la Fiat Panda con a bordo Timpano ed Accorinti che faceva perdere le proprie tracce sin quando non veniva avvistata lungo la provinciale numero 24 in direzione Monte Poro. Qui la Fiat Panda alla vista dell’auto dei carabinieri interrompeva la propria marcia per consentire al passeggero – poi identificato in Giuseppe Accorinti (in foto) – di darsi alla fuga a piedi in aperta campagna. La Panda ripartiva poi ad altissima velocità tentando nuovamente di investire uno dei carabinieri. E’ a questo punto che uno dei militari dell’Arma, intuendo l’imminente pericolo, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe esploso un colpo di pistola all’indirizzo della Fiat Panda che ha proseguito la fuga. Giuseppe Accorinti è stato poi catturato dopo un inseguimento nelle campagne.

Il presunto boss di Zungri, Giuseppe Accorinti, e Pantaleone Timpano per tale vicenda si trovano agli arresti domiciliari dal 9 ottobre scorso, avendo successivamente altro Tribunale del Riesame accolto un’istanza della difesa (avvocati Francesco Sabatino e Francesco Stilo) sull’affievolimento delle esigenze cautelari. In tale sede, però il Riesame non aveva modificato il quadro indiziario.

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