Il molo di Briatico escluso dai finanziamenti: la rabbia dei pescatori
I residenti si appellano alla politica vibonese affinchè anche il porticciolo rientri tra i beni oggetto d'intervento
La furia del mare, nell’inverno scorso, spazzò via il molo di Briatico. Così, dinnanzi agli ingenti danni, la comunità di pescatori aveva più volte lanciato l’allarme e chiesto interventi per il ripristino dell’area. Una serie di attività per preservare quanto rimasto del porticciolo nonché difendere la storica torretta. La notizia dei fondi – per circa un milione di euro – destinati al molo Pizzapundi e la chiesetta di Piedigrotta, anch’essi danneggiati dalle mareggiate, è stata accolta con preoccupazione nella città del mare. In particolare, i cittadini si domandano l’origine di questa nuova “dimenticanza” da parte delle istituzioni: «Ci è molto dispiaciuto constatare che la Protezione civile non ha inserito tra le priorità il molo della marina della “Rocchetta”», spiegano. [Continua]
Eppure le criticità, così come il bisogno di intervenire a tutela di uno dei luoghi simbolo di Briatico, sono stati aspetti puntualmente segnalati. E non solo. Proprio a gennaio, i tecnici Prociv avevano effettuato un sopralluogo lungo la costa, prendendo contezza degli effetti devastanti causati dal maltempo: «Non dimentichiamo – precisano, attraverso le parole di Pino Albanese che da anni si batte per la riqualificazione del sito – l’importanza del sito storico-culturale della nostra Torretta, simbolo della città del mare». Pertanto, i pescatori si appellano a tutti i consiglieri del Vibonese affinché inseriscano tra le priorità anche Briatico: «Diversamente – rimarcano – chi di competenza si assumerà le responsabilità di tutti i danni irreparabili che tale precaria situazione potrà causare».