Tentato omicidio: il presunto boss del Poro va ai domiciliari
E’ accusato di aver cercato di investire nell’aprile scorso i carabinieri nel corso di un posto di blocco
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro (presidente Giuseppe Valea, a latere i giudici Guerrieri e Rabbagliati) ha disposto gli arresti domiciliari per Giuseppe Accorinti, 58 anni, di Zungri, arrestato ad aprile a Monte Poro dai carabinieri.
In precedenza l’autovettura (a bordo della quale era trasportato Accorinti) avrebbe tentato di investire i carabinieri in servizio e pertanto la Procura di Vibo contesta al presunto boss di Zungri l’ipotesi di tentato omicidio. La difesa di Accorinti (avvocati Francesco Sabatino e Francesco Stilo) ha rappresentato ulteriori doglianze al Tribunale del Riesame il quale allo stato, pur non ritenendo di modificare il quadro indiziario, ha ritenuto affievolite le esigenze cautelari, disponendo per Accorinti gli arresti domiciliari.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Accorinti, 58 anni, e Domenico Pantaleone Timpano, 33 anni, di Rombiolo, porta la firma del gip, Gabriella Lupoli, che nel suo provvedimento non ha esita a definire “spiccatamente spregiudicate e recalcitranti”.
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