Tentato omicidio a Chieti, mandante un pentito vibonese
Nei guai il collaboratore di giustizia di Tropea, Domenico Cricelli, fra i principali testi dell’accusa nei processi Dinasty ed Odissea
Sarebbe Domenico Cricelli, 50 anni, collaboratore di giustizia di Tropea, il presunto mandante del tentato omicidio di Nino Mario Presutti, direttore dell’ufficio della Motorizzazione di Chieti.
A marzo con l’accusa di aver sparato contro l’auto del 57 enne direttore era finito in carcere Doriano Mancinelli, il 36enne di Silvi (provincia di Termao) arrestato con un mandato di cattura internazionale a Londra dove si trovava per lavoro, e successivamente estradato in Italia, prima nel carcere di Rebibbia e poi in quello di Teramo.
L’agguato risale alle ore 7.40 dell’8 giugno 2016. Quella mattina Nino Mario Presutti, il 57enne direttore della Motorizzazione di Chieti, originario dell’Aquila e residente a Silvi, era uscito dalla sua abitazione per dirigersi verso la statale numero 16 con la sua Toyota per raggiungere il posto di lavoro a Chieti Scalo.
Percorse però solo 500 metri: uno Scarabeo 125 con in sella un uomo coperto da un casco integrale, lo stava aspettando nelle vicinanze. Dopo aver affiancato l’auto, ecco spuntare fuori una pistola automatica calibro 9 e l’esplosione di un colpo che, fortunatamente, non raggiunse Presutti andandosi invece a conficcare sulla carrozzeria. A seguito di tale episodio a Presutti – che aveva dichiarato di non aver mai subito minacce di alcun tipo – era stata assegnata una vigilanza speciale.
La tesi della Procura non lascia spazio a interpretazioni: il mandante del tentato omicidio avvenuto ai danni del direttore della motorizzazione civile di Chieti è l’imprenditore nel settore edile ed immobiliare, Domenico Cricelli, di Tropea, importante collaboratore di giustizia nei processi celebrato a Vibo Valentia e nati dalle operazioni antimafia “Dinasty” contro il clan Mancuso di Limbadi, ed “Odissea” che ha colpito, oltre alla cosca Mancuso, pure la cosca di ‘ndrangheta dei La Rosa di Tropea. Cricelli nelle sentenze ormai definitive viene ritenuto dai giudici come uno dei collaboratori di giustizia calabresi più credibili.
Ancora tutto da chiarire il movente del tentato omicidio. Domenico Cricelli si trovava in Abruzzo inserito nel programma di protezione riservato ai collaboratori di giustizia. La richiesta di rinvio a giudizio della Procura verrà esaminata dal gup il 17 ottobre prossimo. Solo all’esito dell’udienza preliminare si potrà sapere se Cricelli dovrà affrontare un processo.
In foto in alto nel riquadro, Nino Mario Mario Presutti, direttore della Motorizzazione di Chieti