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Carenza idrica a Sant’Onofrio, ecco le misure per ridurre i disagi

L’assessore Ferito risponde all’interrogazione presentata dai consiglieri d’opposizione Bulzomì e Arcella. «L’approvvigionamento efficiente e regolare è una delle nostre priorità»

Carenza idrica a Sant’Onofrio, ecco le misure per ridurre i disagi

«Dopo un inverno povero di piogge e una primavera dalle temperature già estive, la conseguenza per il nostro territorio è stata devastante, non solo per l’agricoltura, ma soprattutto ha messo a dura prova l’approvvigionamento idrico a fine domestico. Secondo i dati forniti dall’Aeronautica Militare, le precipitazioni registrate nel primo semestre 2017 fornivano dati allarmanti, circa un 60 per cento in meno riferite all’anno 2016».

È quanto sostiene in una nota l’amministrazione comunale di Sant’Onofrio, rispondendo ad un’interrogazione sulla carenza idrica presentata dal gruppo di minoranza “Rinascita”, composto dai consiglieri Salvatore Bulzomì e Giuseppe Arcella.

A scrivere è l’assessore alla Attività produttive nonché responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Antonio Ferito, il quale ricorda l’ordinanza n. 46 dell’8 giugno 2017 che «vieta l’utilizzo di acqua, erogata dai serbatoi comunali, per usi diversi da quelli igienici e potabili fino al 30 settembre, considerato che l’andamento climatico, già allora, non consentiva la normale ricarica dei serbatoi di accumulo dovuta al maggior consumo ed al conseguente abbassamento delle falde acquifere. Inoltre, lo stato di emergenza idrica ha modificato la fornitura regionale presso le utenze presenti sul territorio, diminuendo la quantità di acqua necessaria a soddisfare le zone servite».

L’assessore Ferito specifica ancora che «da una tempestiva segnalazione da parte del personale della gestione idrica, si è riscontrata la mancanza di pressione nelle condutture servite dal serbatoio comunale “Razzeno”, ed a seguito di sopralluogo si è rilevato che la struttura presentava delle lesioni sulle pareti in cemento armato, provocando oltre alla perdita di un ingente quantitativo di acqua, anche un pericolo strutturale. In merito a quest’ultima situazione critica – si aggiunge – si è ritenuto necessario un immediato intervento, previo avviso pubblico, dove si è provveduto dapprima ad una pulizia della vasca di accumulo, e subito dopo al ripristino delle lesioni strutturali interne ed esterne».

Ancora, per fronteggiare nuove carenze, «un altro intervento messo già in cantiere è la realizzazione di un nuovo pozzo per la captazione di acqua sotterranea ai fini idropotabili, strategicamente ubicato con l’obiettivo di prelevare l’acqua ed immetterla direttamente nell’adiacente serbatoio, migliorando la fornitura di acqua e ottimizzando i costi di gestione, considerato che l’attuale fornitura idrica da parte di Sorical, nella medesima struttura, avviene per il 65% per sollevamento e di conseguenza comporta il raddoppio delle spese».

Ferito ricorda ancora l’acquisto di una nuova pompa di sollevamento per il pozzo sito in località Chao e la redazione di «uno studio di tutti gli interventi da effettuare sull’intero sistema di erogazione e di fornitura. Da una prima valutazione – aggiunge -, può affermarsi che alcuni interventi e modifiche sulla rete idrica avvenuti anni fa, hanno fortemente compromesso l’equilibrio dell’impianto».

Infine la considerazione che «l’approvvigionamento idrico efficiente e regolare alla cittadinanza, è uno dei punti chiave che l’Amministrazione Comunale intende affrontare, con progetti e tecnologie che permettano la regolarità del servizio anche nei periodi più critici come quello estivo. Considerando che, gli attuali andamenti climatici sono destinati a peggiorare, e tenendo conto delle emergenze vissute in questa estate, l’Amministrazione attuerà tutte le azioni necessarie per individuare ulteriori punti critici con l’obiettivo di risparmiare e migliorare l’intero sistema idrico comunale».

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