Santa Maria di Ricadi: di nuovo rotta la condotta dei reflui del depuratore, tombino in tilt (VIDEO)
Ordinanza del sindaco per deviare le acque nel torrente Mandricelle che sfocia a Coccorino. Necessari i lavori di riparazione. Ma intanto le acque escono dal rombino e si riversano in spiaggia
Saranno deviate nel torrente Mandricelle che sfocia a mare a Coccorino, le acque reflue provenienti dall’impianto di Santa Maria di Ricadi che tratta pure i reflui dei comuni di Joppolo e Spilinga. E’ quanto dispone un’apposita ordinanza del sindaco del Comune di Ricadi, Giulia Russo, identica nel contenuto a quella già emessa nel marzo scorso per far fronte ai lavori di riparazione della condotta sottomarina di scarico delle acque depurate. A seguito di un sopralluogo dell’Ufficio tecnico – diretto dall’architetto Vincenzo Calzona – è emerso infatti che la condotta risulta interrotta in due tratti: il primo nell’arenile ed il secondo nei primi venti metri dalla battigia, con conseguente pericolo per la pubblica incolumità ed un serio rischio ambientale. Esattamente come a marzo e come segnalato nei giorni scorsi da Il Vibonese (LEGGI QUI: Capo Vaticano: la condotta di scarico delle acque reflue torna a “galla” a S. Maria di Ricadi).
Intanto, però, la pioggia di questa mattina ha causato la fuoriuscita di liquami dal tombino di località “Fortino” che si sono poi riversati sulle scale di accesso alla spiaggia e, quindi, sull’arenile ed in mare. Uno “spettacolo” non proprio edificante.
Le acque provenienti dal depuratore saranno dirottate nel limitrofo torrente Mandricelle attraverso il by-pass presente all’inizio della condotta di scarico, attualmente inibito a manovre mediante l’apposizione di catene.
A provocare la rottura di alcuni ormeggi del tubo proveniente dal depuratore, secondo quanto si legge nell’ordinanza, sarebbero state le mareggiate dei giorni scorsi. Ben poca cosa rispetto a quella più forte registrata nella giornata di ieri. E ben poca cosa rispetto alla pioggia che, a causa della condotta interrotta, ha fatto saltare il tombino.
L’auspicio è che dopo anni di lavori e soldi pubblici spesi per riparazioni mai definitive e risolutive del problema, si possa mettere davvero la parola “ fine” all’interramento della condotta sottomarina, sinora nei primi 50 metri dalla battigia semplicemente adagiata sul fondo marino (e non interrata), ben visibile dai bagnanti ed addirittura calpestabile a riva.
Capo Vaticano: rotta a S. Maria di Ricadi la condotta sottomarina di scarico delle acque reflue
L’ordinanza del sindaco, oltre che alla Prefettura di Vibo, alla Guardia costiera di Tropea, all’Arpacal, alla Provincia, ai carabinieri ed ai sindaci di Joppolo e Spilinga, è stata trasmessa anche alla ditta di Alberto Gallo con sede a Messina, gestore dell’impianto di depurazione, affinchè provveda alla manovre necessarie per la deviazione delle acque.