Carabinieri: il capitano della Compagnia di Serra lascia il comando
Dopo due anni Mattia Ivano Losciale destinato a prestare servizio a Molinella, in provincia di Bologna
Lascia la Compagnia di Serra San Bruno dopo due anni il capitano Mattia Ivano Losciale. Ancora pochi giorni nel Vibonese e poi il 37enne di Bisceglie guiderà la Compagnia dei carabinieri di Molinella, in provincia di Bologna. Al suo posto a Serra arriverà un giovane capitano di Caserta, ma proveniente da Partinico (Palermo).
Mattia Ivano Losciale è arrivato a Serra San Bruno dalla Compagnia d’intervento operativo del Battaglione Puglia di Bari. Aveva preso il posto di Stefano Esposito Vangone, che era stato chiamato al comando del settimo reggimento Trentino Alto Adige. Mattia Ivano Losciale si è subito calato nella difficile realtà di competenza della Compagnia di Serra San Bruno. Zona “calda” con focolai di una guerra di mafia nelle Preserre vibonesi tuttora in corso. Ma anche “palestra” formativa come poche per gli uomini dell’Arma, chiamati a presidiare una realtà complessa quanto affascinante. Luoghi ricchi di storia, tradizioni e cultura.
Mattia Ivano Losciale ha dimostrato sul campo il suo valore. Arrivato come tenente, è poi passato a capitano. Ha dimostrato soprattutto umiltà ed indipendenza, senso del dovere ed attaccamento alla divisa, rimanendo fedele al giuramento all’Arma ed alla storia gloriosa dei carabinieri.
Diversi i casi risolti dagli uomini guidati dal capitano Losciale: dall’omicidio dell’ex candidato a sindaco del Comune di Dinami, Giuseppe Cricri (ritrovato carbonizzato nella sua auto il 22 ottobre 2013), all’ultima operazione antidroga su Serra San Bruno e dintorni del giugno scorso con 14 ordinanze di custodia cautelare, dalle indagini sull’omicidio del commercialista Bruno Lacaria di Spadola all’omicidio di Rosario Mazza ed al tentato omicidio del fratello Simone avvenuti ad Acquaro nel gennaio scorso. Sino agli arresti del luglio scorso per la rapina a San Nicola da Crissa ai danni di un’anziana immobilizzata dentro casa. Senza dimenticare le indagini sui fatti di sangue delle Preserre conseguenti al riesplodere della faida fra i Loielo e gli Emanuele attivi fra Gerocarne e Sorianello. Operazioni importanti che hanno hanno dato il segno concreto della presenza dell’Arma sul territorio, sempre vicina ai cittadini ed alle fasce sociali più deboli ed indifese.
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