Limbadi, l’attivista cattolico Salvatore Crupi annuncia la sua candidatura a sindaco
Primi movimenti ufficiali in vista delle comunali di settembre nel paese che si appresta ad uscire dal commissariamento per mafia. L’amministratore di lungo corso, iscritto al Pd, lancia la sfida
Il prossimo 20 settembre i cittadini di Limbadi saranno chiamati ad eleggere il loro nuovo sindaco, a conclusione dei due anni di gestione straordinaria del Comune da parte della terna commissariale, seguente allo scioglimento per mafia dell’amministrazione guidata da Giuseppe Morello. A 40 giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, oggi ad annunciare ufficialmente a Il Vibonese la sua candidatura a sindaco è un politico di lunga data come il pedagogista ed educatore professionale Salvatore Crupi, con un passato tra le fila della Dc e un presente tra i ranghi del Pd provinciale.
Un 63enne fortemente impegnato nel sociale e nel campo dell’immigrazione, cattolico praticante vicino agli Oblati di don Mottola, è parte attiva del Movimento cristiano lavoratori. Dalla sua, vanta anche quattro consiliature da esponente di maggioranza. La sua lista civica, «aperta a eventuali nuovi gruppi che vogliono aderire al progetto», si presenterà con il nome e il simbolo del quadrifoglio, «nella prospettiva di un futuro più fortunato e della necessità di un’inversione di tendenza che chiuda la fase di scoramento collettivo e di emergenza socio-politico-amministrativa di questo Comune».
Tra i punti di forza, la competenza «propria della lunga esperienza politica acquisita». Una prerogativa che consente «di conoscere le problematiche della gente, le potenzialità e le debolezze di Limbadi» e di essere in grado, all’indomani delle elezioni, «di sapere da dove partire per combattere in modo appropriato l’illegalità. C’è bisogno di una netta discontinuità con il passato – sottolinea oggi Crupi – ma anche di un periodo di pace sociale che bandisca lo scontro a prescindere e le lotte personali. Un processo di pacificazione, portato avanti da tutti coloro che, come noi, hanno a cuore il bene comune e credono che dare risposte reali alla gente e rendere più vivibile, accogliente e sano questo territorio sia possibile».
Tra gli interventi che la lista civica “Il Quadrifoglio” si propone di attuare una volta insediatasi nel Palazzo comunale, «la coesione sociale nell’attività della gestione della cosa pubblica, il coinvolgimento di soggetti privati e pubblici, di associazioni di volontariato e di cosiddetti corpi intermedi, nell’azione di sviluppo del territorio e di avvio di un salutare processo virtuoso». Insomma, l’avvio di un percorso virtuoso «che dia voce agli ultimi e a chi non ha voce e che abbracci i campi del lavoro, il mondo giovanile, i settori delle opere pubbliche, dell’agricoltura, della viabilità e dei servizi sociali. Credo nei valori del cristianesimo, negli ideali di servizio e nei partiti. Quali modelli, quest’ultimi, per creare una classe dirigente capace. Del resto – conclude l’aspirante sindaco di Limbadi – quelli che in questo territorio accusano e parlano male dei partiti, sono gli stessi che, ad oggi, li hanno usati a proprio piacimento e convenienza da taxi, autobus e da classico sali-scendi. Non sono certo loro che possono risollevare e rendere migliore questa comunità».