sabato,Novembre 30 2024

Tonnara di Bivona: per una settimana riaperti i saloni

Dal 23 al 31 agosto sarà possibile visitare l’intero sito di archeologia industriale legato all’economia del mare

Tonnara di Bivona: per una settimana riaperti i saloni

Riaprono  i battenti dell’antica palazzina gentilizia della Tonnara di Bivona e le finestre illuminate sembrano donare vita alla piazzetta ed a questo bene culturale davvero singolare. Anche la “Cappella dei pescatori” situata al piano terra, dedicata a S. Francesco “protettore della Gente del Mare” ed a Sant’Antonio” protettore della pesca del tonno, aperta da tempo per le funzioni, acquisterà più significato e luce.

Rimarrà aperta dal 23 al 31 agosto con orari serali per dare la possibilità di visitare gli ampi saloni siti al primo piano, la mostra storica e fotografica sulle Tonnare e ascoltare le testimonianze di rais e pescatori, oltre ai racconti della mattanza. Un’occasione per dare maggior dignità a tutto il complesso architettonico della Tonnara, un monumento che ancora oggi parla di storia e socialità, per far conoscere a viaggiatori e turisti uno dei luoghi tra i più interessanti in Italia – insieme a Favignana- di archeologia industriale legata all’economia del mare. Ma anche un momento per sorprendere quei vibonesi e calabresi che disconoscono i veri gioielli della città e della Calabria.

L’iniziativa è della Pro Loco di Vibo Marina insieme alla parrocchia San Pietro di Bivona. All’apertura della Tonnara, oltre ai cittadini erano presenti circa 50 ragazzi giunti nel porto di Vibo con la motonave “Giorgio Cini”, nave Scuola ed ammiraglia della Guardia di Finanza in crociera nel Mediterraneo e che hanno partecipato al progetto giovani “Educazione alla legalità economica”. 

La Pro Loco di Vibo Marina si dice convinta  che “senza la tutela dell’identità marittima-portuale e della balneazione, la valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio, tra cui la Tonnara e il castello di Bivona e dei beni ambientali, tra cui istituzione il Parco collinare e il Parco archeologico degli antichi porti, non vi possa essere un  turismo serio e duraturo che apporti uno sviluppo sostenibile ed un’occupazione ai nostri giovani”.

 

 

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