Autorizzazioni insufficienti, sequestrata discoteca di un lido nel Vibonese
Denunciato il titolare dello stabilimento balneare. Segnalato anche il dj che animava le serate. Trovati diversi lavoratori in nero, fra cui baristi e camerieri
La discoteca dello stabilimento balneare Blue Moon di contrada Prangi a Pizzo Calabro, risultata priva di autorizzazione, è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle calabresi del Comando provinciale della Guardia di Finanza. I finanzieri, entrati in azione in orario notturno, hanno accertato che il titolare di un lido balneare era in possesso della sola autorizzazione (cd SCIA), idonea per la somministrazione di alimenti e bevande, ma non sufficiente per lo svolgimento dell’attività di intrattenimento musicale e danzante in corso nella serata.
Le indagini della Guardia di finanza.La discoteca in questione, animata da un DJ, occupava buona parte dello stabilimento ed al momento del controllo era frequentata da oltre 200 giovani; per tale attività, infatti, sono necessarie specifiche autorizzazioni amministrative, previste dall’art. 80 del Testo Unico di Pubblica sicurezza, rilasciate da apposita commissione tecnica di vigilanza. L’area da ballo, secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle calabre, è risultata scoperta dalle prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica e, pertanto, è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza. Nel corso del controllo notturno, sono stati anche individuati 9 lavoratori completamente “in nero” e 4 irregolari, tra cui camerieri, baristi ed addetti alla sicurezza, con conseguente c.d. “maxi sanzione” amministrativa pari ad oltre 15 mila euro.
Denuncia per il titolare. Al termine del controllo, è scattata la denuncia alla Procura di Vibo Valentia nei confronti della titolare per violazione della normativa di pubblica sicurezza. Il provvedimento di sequestro è stato successivamente convalidato dal Giudice che si occupa dell’inchiesta. Gli accertamenti successivi hanno interessato anche l’attività del DJ della serata: è emerso che lo stesso non aveva pagato la SIAE per il legittimo utilizzo dei file musicali detenuti, pertanto anche quest’ultimo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazione della normativa sul diritto d’autore. Nelle immediate adiacenze sono state contestate anche due violazioni amministrative afferenti la modica detenzione di sostanze stupefacenti.