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Estorsioni sull’A3, Prestanicola condannato a nove anni

Il verdetto emesso oggi dal Tribunale collegiale di Vibo dopo sei ore di camera di consiglio. L’accusa aveva chiesto 14 anni.

Estorsioni sull’A3, Prestanicola condannato a nove anni

È stato condannato a nove anni di reclusione dal tribunale collegiale di Vibo, Giuseppe Prestanicola, imprenditore del calcestruzzo originario di Soriano ritenuto vicino al clan Mancuso di Limbadi. La sentenza è stata emessa oggi dopo circa sei ore di camera di consiglio nell’ambito del processo per le estorsioni sui lavori dell’autostrada A3. L’imprenditore è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione aggravata ai danni della Toto Costruzioni, società appaltatrice dei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria.

I fatti risalgono ai primi anni 2000 quando Prestanicola, dietro la regia dei Mancuso, avrebbe estorto un cifra che si aggirerebbe intorno al miliardo di vecchie lire attraverso il nolo a freddo dei mezzi e la sovrafatturazione. Lo scorso 5 novembre, la pubblica accusa, rappresentata dal pm della Dda Camillo Falvo, aveva chiesto la condanna di Prestanicola a 14 anni di reclusione e a 3.000 euro di multa, mentre i difensori dell’imputato, Domenico Ioppolo e Anselmo Torchia, avevano chiesto l’assoluzione. 

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