lunedì,Novembre 25 2024

Tutto pronto a Motta Filocastro per “Facimu Rota”

Appuntamento con la musica, la danza, le mostre, la cucina e la cultura popolare nella frazione di Limbadi

Tutto pronto a Motta Filocastro per “Facimu Rota”

Motta Filocastro è un antico borgo medievale caratterizzato da abitazioni in pietra e calce, senza fondazioni, costruite direttamene sulla roccia, raggiungibili solo attraverso peculiari stradine. Il panorama che si può ammirare dal Tocco, luogo antico con cui i mottesi hanno stabilito un profondo legame identitario, è di quelli che tolgono il fiato: l’Aspromonte, gli uliveti e i vigneti, il mar Tirreno, la piana di Gioia Tauro, la vicina Sicilia. In questa straordinaria cornice s’inserisce il festival di musica popolare “Facimu Rota” che prende il nome dall’invito pronunciato da colui che coordina (u mastru i ballu) la danza tradizionale nell’area del Poro, comunemente indicata come tarantella, una parola contenitore che omologa tutte le musiche e le danze del sud Italia.

Grazie alle precedenti edizioni, attraverso lo studio della danza tradizionale si è riscoperto come si viveva in passato, dalla nascita alla morte: gioco, lavoro, corteggiamento, matrimonio, feste. Il 10 agosto è anche un momento per avvicinarsi alla cultura della sana alimentazione, riscoprire la dieta mediterranea e i cibi tipici della tradizione calabrese, visitare le mostre allestite sulla tradizione e l’artigianato locale, ballare e ascoltare la musica legata ai luoghi della Calabria.

Fra le mostre, da segnalare quella curata da Andrea Bressi “Corajisime, caremme e quarantane”, quella sui “Suoni e danze in Calabria” di Angelo Maggio e su “Nostra Corporal Sorella Morte”, dedicata ai riti funebri degli anni Cinquanta. Fra gli artigiani, Andrea Anghelone coi suoi tamburelli. Tra le curiosità, la possibilità di visitare l’antico frantoio della fine Settecento e di assistere allo spettacolo dei burattini di Alessio Bressi. La parte concertistica sarà affidata ai Giamberiani, al cantastorie Bruno Tassone, all’associazione Zampognari di Cardeto e per finire agli Skunkiuruti.

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