domenica,Dicembre 22 2024

Mileto, don Cannatelli presenta la Festa dei Popoli: “Costruiamo ponti e non muri”

Prevista per il prossimo 26 agosto, promuoverà la convivenza cordiale e pacifica tra mondi, culture e tradizioni diverse

Mileto, don Cannatelli presenta la Festa dei Popoli: “Costruiamo ponti e non muri”

In un momento non certo facile per il quieto vivere civile, arriva da Mileto, sede di diocesi e dell’unica moschea della provincia di Vibo Valentia, il messaggio teso a promuovere la convivenza pacifica. Si svolgerà, infatti, proprio nella cittadina normanna l’edizione 2017 de “La Festa dei Popoli”, prevista il prossimo 26 agosto a cura dell’Ufficio diocesano migrazioni e della locale “Cooperazione Sud per l’Europa”. L’iniziativa, così come spiega oggi il direttore dell’Udm don Bruno Cannatelli, “rappresenta il modo per dire Sì alla convivenza cordiale e pacifica, a quel rapporto di vicinanza, di comprensione e simpatia reciproca che crea ponti, abbatte muri e abolisce frontiere nel nostro modo di pensare, di sentire e di agire”. Una grande opportunità, indubbiamente, “per conoscere senza pregiudizi le comunità straniere che vivono nel nostro territorio”, nella piena convinzione che integrare “non significa far diventare l’altro come me, ma vedere che cosa abbiamo in comune per camminare insieme. La Festa – sottolinea il sacerdote – vuole essere testimonianza e segno convincente che la cordiale intesa, l’amoroso incontro fra etnie, fedi e tradizioni diverse non solo è possibile, ma porta al reciproco arricchimento, alla felice esperienza di essere una città sempre più interculturale e pluralista. La diversità non è un limite, ma una straordinaria ricchezza. Non è la paura dell’altro e del diverso che deve essere la ragione delle nostre scelte, ma più tosto un desiderio di conoscere, accettare e rispettare”.

 Don Cannatelli conclude il suo intervento con la considerazione finale secondo la quale “può sembrare assurdo e perfino provocatorio parlare di festa in questo momento di alta tensione nazionale ed internazionale su quanto riguarda le migrazioni, mentre si ha quotidianamente sotto gli occhi il dramma di grandi masse che per istinto di sopravvivenza tentano la fuga dalla fame, dalla miseria e dalla persecuzione nella disperata ricerca di un approdo di pace e di speranza”. Il motto della festa sarà “Costruiamo ponti e non muri”, tratto da una nota frase di Papa Francesco “proprio per sottolineare l’importanza del dialogo che anche una semplice festa può far nasceretra le comunità etniche e la città che le ospita”. Il programma prevede, nel pomeriggio, giochi dei popoli per bambini, mostre artistiche, degustazione di cibi tipici e il mercatino dei popoli. In serata, invece, a fungere da protagonisti saranno la sfilata dei popoli in costume, con le bandiere nazionali, e lo spettacolo folkloristico multietnico dei gruppi arberesce “Arberia” di Frascineto, grecanico “Zampognari di Cardeto” e ucraino “Kalina” di Sarno. Teatro della manifestazione, sarà la suggestiva Piazza Pio XII.

 

 

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