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Colpo mortale alla scuola di musica “per la legalità”, rubati strumenti per 150mila euro

A Nicotera Marina ignoti hanno preso di mira il laboratorio didattico che si stava realizzando, grazie a fondi ministeriali, all’interno di un bene appartenuto ai Mancuso di Limbadi.

Colpo mortale alla scuola di musica “per la legalità”, rubati strumenti per 150mila euro

Un ingente quantitativo di strumenti musicali, per un valore che si aggira attorno ai 150mila euro, è stato rubato a Nicotera Marina, all’interno del laboratorio didattico musicale sito nel Centro di aggregazione sociale ricavato in un bene confiscato al clan Mancuso di Limbadi.

Il furto, di cui si è avuta notizia questa mattina, sarebbe stato messo a segno presumibilmente nei giorni scorsi, interessando buona parte della strumentazione in dotazione al laboratorio, attualmente in via di completamento, che da qui a poco sarebbe divenuto pienamente operativo. Si era, infatti, in attesa solo della terza e ultima fornitura di strumenti musicali per poi avviare a pieno le attività didattiche, a beneficio di numerosi studenti calabresi provenienti dalla provincia di Vibo e da altre province della regione. Questa la mission della struttura e del progetto che mirava, tra le altre cose, alla costituzione di un’orchestra sinfonica per la legalità.

Progetto che ora, evidentemente, subisce un brusco intoppo proprio a causa del gesto criminoso sul quale indagano i carabinieri del Comando Stazione di Nicotera Marina, comandati dal maresciallo Gabriele Nicolosi. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica per i rilievi del caso.

Ad essere sottratti nella struttura di località “Timpa” di Nicotera Marina, un centinaio di strumenti, tra cui almeno 38 violini, decine tra clarinetti e sax, chitarre e elettriche e classiche, amplificatori e altre componenti elettroniche e musicali. La sede del realizzando laboratorio musicale occupa un intero piano dei tre che compongono il Centro di aggregazione sociale inaugurato nel 2011 (finanziato da fondi Pon Sicurezza e Por-Fesr, per un totale di 1,5 milioni di euro) ed era stata assegnata dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) all’associazione temporanea di scopo “Musicarte”, costituita dal Comune di Nicotera, dal conservatorio “F. Torrefranca” e dall’Istituto comprensivo “A. Vespucci” di Vibo Marina, per l’attivazione dell’omonimo progetto “Musicarte” frutto di un protocollo d’intesa tra il Comune di Nicotera e il Miur, che coinvolge anche il Piano nazionale “Più scuola meno mafia” per il riutilizzo a fini didattici dei beni confiscati, di cui nel Vibonese è referente la dirigente Maria Salvia.

La stessa che si è detta «amareggiata, triste, mortificata e delusa, perché abbiamo visto vanificati in un colpo solo tanti sforzi per portare a compimento questo progetto. Non sarà facile ricostruire ciò che avevamo ottenuto fino a questo momento: un lavoro frutto di una lunga e complessa prassi burocratica gestita con il ministero e la Regione, del quale, proprio ora che iniziavamo a toccare con mano i risultati, non rimane niente. Si è trattato di un gesto barbaro e vile – ha aggiunto – che sottrae a molti giovani la speranza di trovare nella musica una possibilità di riscatto e di crescita umana e culturale».

Così come subisce un netto arretramento l’idea portante del progetto. «Lo scopo era quello di costituire – ha aggiunto infatti Maria Salvia – una grande orchestra sinfonica di 100 elementi provenienti da una rete di scuole, in un’idea di legalità legata alla musica come veicolo per recuperare i giovani dal disagio sociale, per trasmettere emozioni, infondere disciplina e rispetto dell’altro. Tutti valori positivi che contrastano le logiche mafiose».

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