martedì,Dicembre 24 2024

Il Pd contro il commissario Asp: «Non può rispondere solo a una parte politica» – Video

Sanità, affondo del partito sulla gestione di Giuliano. Presentate le proposte per riorganizzare la rete territoriale sfruttando il decreto Rilancio

Il Pd contro il commissario Asp: «Non può rispondere solo a una parte politica» – Video
I relatori del dibattito di oggi sulla sanità

Con l’auspicio di entrare finalmente in un «nuovo corso» che sia realmente tale, il Partito democratico di Vibo Valentia decide di puntare su un incontro pubblico, uno dei primi dell’era post fase 2 del Covid. Lo fa scegliendo non a caso l’argomento: la riorganizzazione della rete socio-assistenziale e le proposte da presentare al management dell’Asp e della Regione per arrivare pronti ad una eventuale e probabile nuova ondata di contagi, ma soprattutto per sfruttare le risorse economiche messe a disposizione dal decreto Rilancio. In una sala consiliare della Provincia che però si è presentata semi-vuota, si sono susseguiti gli interventi dei referenti politici del territorio.

Per Francesco Colelli, coordinatore dem cittadino, con l’iniziativa si è voluto compiere «il primo passo per rilanciare il partito, lasciandosi alle spalle dissidi e diatribe costanti. Dobbiamo costruire un partito che si occupi dei problemi del territorio e dei cittadini. In questa quarantena abbiamo avviato una serie di discussioni, tra le quali quella di oggi che rientra in un quadro più ampio. Vogliamo lavorare per creare una nuova organizzazione sanitaria per il territorio». [Continua]

Il padrone di casa, Salvatore Solano, in qualità di presidente di Provincia e sindaco di Stefanaconi, ha ricordato che «la sovranità appartiene al popolo non soltanto quando si va a votare, ma anche quando si compiono scelte che sul popolo vanno ad incidere. Serve una rivoluzione in tutti i settori, è ora di attrezzare i nostri ospedali e la rete territoriale, e non di cantare vittoria. Una cosa è certa: non è ammissibile, come invece abbiamo visto durante il lockdown, che siano le associazioni a dovere acquistare e donare attrezzature sanitarie agli ospedali».

L’onere di esporre il succo della proposta è stato affidato a Raffaele Mammoliti, già sindacalista di lungo corso con la Cgil e recentemente candidato alle elezioni regionali col Pd. Da parte sua non sono mancati attacchi al commissario dell’Asp: «Il commissario è tenuto a dare risposte a tutti i cittadini, non solo ad una parte politica. Con il decreto Rilancio il governo ha stanziato grandi risorse economiche, ma mi chiedo: chi meglio dei sindaci, degli operatori sanitari, delle categorie può conoscere le realtà dei nostri territori? E quindi dico: Giuliano pensa di preparare un piano nel chiuso della sua stanza? Serve il confronto. Noi siamo qui per questo».

Tra le proposte: «Si rivisiti subito il piano operativo regionale, deliberato a fronte di una situazione pre-emergenziale, quindi ora non è più attuale e non può dare le risposte necessarie». Risposte che invece devono essere date da «nuove assunzioni di medici e dirigenti, assunzioni soprattutto di operatori socio-sanitari, infermieri domiciliari, percorsi differenziati per la presa in carico dei pazienti, sinergia con i medici di base e i pediatri per gestire il paziente in maniera concordata. Aumento delle terapie intensive, acquisto delle ambulanze Covid». È fondamentale, poi, per quanto riguarda Vibo, «riattivare le visite specialistiche ambulatoriali, perché non vorrei – ha attaccato Mammoliti – che si facesse il gioco delle strutture private, dato che vedo file chilometriche dai privati…».

Dal capogruppo Pd in consiglio comunale, Stefano Luciano, un invito al primo cittadino di Vibo Valentia a darsi una mossa per «convocare la conferenza dei sindaci: chi meglio di loro può capire le singole esigenze dei territori. Il rischio – ha evidenziato – è di ritrovarsi con molti fondi da spendere ma senza avere una minima idea di come farlo. Non possiamo permetterci una mancata programmazione, dato che l’Italia ha a disposizione 3,25 miliardi di euro col decreto Rilancio e 1,5 miliardi già stanziati dal Salva Italia».

Anche per il segretario di federazione, Enzo Insardà, quella del decreto Rilancio è un’occasione che «la Calabria non può permettersi di non sfruttare», dato che si autorizzano le Regioni ad «adottare piani di potenziamento e di riorganizzazione della rete assistenziale territoriale». In particolare, secondo Insardà, è necessario «potenziare l’assistenza domiciliare integrata, e integrare i servizi sociali con quelli socio-sanitari: una condizione che permetterebbe di garantire un’adeguata cura a casa di tutte quelle patologie che non hanno bisogno di terapie ospedaliere». Infine una stoccata politica al centrodestra: «Non possiamo più permetterci in Calabria di avere questa anarchia nella catena di comando in ambito sanitario. C’è bisogno di regole chiare e di una filiera istituzionale che sia in grado di gestire e governare con precisi ruoli, competenze e responsabilità».

All’appuntamento non si sono presentati per «impegni istituzionali» il deputato Antonio Viscomi e il consigliere regionale Luigi Tassone.

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