Anziana rapinata in casa di 65mila euro nel Vibonese, tre arresti
La donna immobilizzata da due malviventi. Un terzo aspettava fuori dall’abitazione. Decisive le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo di Serra San Bruno e della Stazione di San Nicola da Crissa
Chiudono il “cerchio” in tempi rapidi i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Mattia Ivano Losciale, ed i militari dell’Arma del Nucleo Operativo guidati dal maresciallo Massimiliano Staglianò, su una rapina portata a termine mercoledì a San Nicola da Crissa ai danni di T. T., 78 anni, nonna di uno dei tre arrestati. La donna, che si trovava in casa da sola ed era stata visitata poco prima dal nipote, si è vista aggredita dentro la propria abitazione da due malviventi, tra loro cugini. Minacciata con una pistola poi risultata essere un giocattolo, mentre un rapinatore dopo averla bendata le avrebbe tenuto una mano in bocca per impedirle di urlare, l’altro si è impossessato delle chiavi della cassaforte al cui interno vi erano i risparmi di una vita, oltre ad un buono fruttifero e ad un libretto. Il tutto per un ammontare di circa 65mila euro. Afferrato il “malloppo”, i due malviventi si sono dati a precipitosa fuga.
Grazie ad una meticolosa e serrata attività di indagine dei carabinieri del Nucleo Operativo diretti dal maresciallo Staglianò, i militari dell’Arma sono riusciti ad arrestare: Domenico Marchese, 24 anni (il primo in foto), nipote della vittima, e Vincenzo Musolino, 21 anni, entrambi di Serra San Bruno. In un secondo momento, i carabinieri sono riusciti ad arrestare anche Giuseppe Musolino, 24 anni, cugino di Vincenzo, che inizialmente era riuscito a sottrarsi alla cattura.
A condurre le investigazioni sono stati i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno, congiuntamente ai carabinieri della Stazione di San Nicola da Crissa che, con grandissima professionalità e acume investigativo hanno, sin dalle prime ore, ricostruito nei minimi dettagli la vicenda e raccolto tutti gli elementi che hanno consentito di individuare i presunti colpevoli del grave delitto.
I tre dovranno ora rispondere di rapina aggravata, in concorso. Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha convalidato i fermi di Domenico Marchese e Vincenzo Musolino (difesi dagli avvocati Michele Ciconte e Vito Reggio) ed ha disposto gli arresti domiciliari. La Procura aveva chiesto il carcere. Giuseppe Musolino, (ultimo in foto) è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida del fermo. La donna, per fortuna, anche se profondamente turbata, è rimasta illesa.
“Un reato grave – così il capiano Mattia Ivano Losciale, comandante della Compagnia – per le modalità con cui lo stesso è avvenuto. Ad avere un ruolo chiave nella vicenda è stato proprio il nipote della vittima. Un episodio bruttissimo, che ha trovato una prontissima ed efficace risposta da parte della magistratura e dell’Arma dei Carabinieri, segno che le Istituzioni sono sempre molto presenti su un territorio così difficile come questo”.
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