L’Alberghiero di Vibo in prima linea nell’emergenza sociale del Covid
Dai pasti per i bisognosi ai tablet per le famiglie indigenti. Ecco tutte le azioni messe in campo dall’istituto superiore per far fronte ai disagi e rispondere alle richieste di aiuto
«In questi mesi di chiusura l’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia ha dovuto far fronte sia all’emergenza culturale che sociale. Il disagio della povertà che molte famiglie sono costrette a subire si riflette di conseguenza sul diritto allo studio. Già nella cosiddetta normalità il territorio era gravato da diverse problematiche relative all’indigenza e alla criminalità. In un simile contesto il dirigente scolastico Pasquale Barbuto si è prontamente attivato per garantire a tutti gli studenti la possibilità di usufruire della didattica a distanza, con la predisposizione delle piattaforme online, ma anche fare in modo che le famiglie che versano in condizioni di povertà, possano avere un collegamento e un supporto». [Continua]
L’istituto alberghiero vibonese traccia un bilancio del periodo di emergenza sanitaria che anche le istituzioni scolastiche si sono trovate a dover fronteggiare, esponendo le azioni messe in campo non solo per la comunità degli studenti ma anche per il contesto sociale di riferimento.
«Un’altra risposta alla situazione di emergenza e di povertà – spiegano dalla scuola – è stata quella di aprire i laboratori di cucina ad un gruppo di cuochi volontari, che dai primi giorni di aprile hanno dato vita al progetto “Casa” (Cucine aperte per la solidarietà alimentare), ed offrire dei pasti ai bisognosi con la collaborazione dell’Amministrazione provinciale, della Croce Rossa e del Banco Alimentare. L’iniziativa per il suo valore sociale e culturale (unica scuola a livello nazionale ad aprire i laboratori per fare solidarietà), è stata elogiata dal ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina con un comunicato stampa divulgato a livello nazionale il 10 maggio».
Per far fronte alle diverse problematiche tecniche e formative, l’istituto «si è avvalso della competenza di due docenti della scuola che si sono resi disponibili per affrontare e risolvere le diverse problematiche. Da una parte il professor Gianfranco Tavella, ingegnere informatico, che ha curato la parte tecnica della piattaforma per garantire il collegamento video, dall’altra il professor Vincenzo Pesce che si è occupato di curare il rapporto con i docenti e con le famiglie. Entrambi poi hanno addestrato sia docenti che alunni nella formazione applicativa per utilizzare al meglio le piattaforme digitali. Con il loro prezioso contributo e supporto, inoltre è stato possibile anche organizzare incontri in videoconferenza, come è avvenuto l’8 maggio in occasione della presentazione ufficiale dell’iniziativa “La solidarietà è servita”. L’evento, che ha visto protagonista l’Alberghiero “Gagliardi” è stata promosso dalla Vibonese Calcio, con la collaborazione di chef stellati, del Gruppo di cuochi e pasticceri volontari “Casa”, del Fondo Banco Alimentare, della Croce Rossa, delle associazioni del volontariato e diversi giornalisti e rappresentanti che operano nel mondo della ristorazione, in collegamento da tutta Italia».
Quindi, si aggiunge, «in seguito ai contatti intrapresi dal dirigente Barbuto con la segreteria del ministro Lucia Azzolina, dal Ministero sono arrivati 100 tablet, fatti pervenire nelle scorse settimane a tante famiglie in difficoltà. La distribuzione è avvenuta sia a scuola, con appuntamenti scaglionati, in base a tutte le norme di sicurezza per il contenimento del contagio, sia per la famiglie che non hanno potuto raggiungere la scuola, con l’aiuto della Questura tramite il questore Annino Gargano e della Croce Rossa. Oltre ai tablet, con l’aggiunta di altri 10 portatili che la scuola aveva a disposizione, in questi giorni si stanno distribuendo anche 80 schede telefoniche dedicate per la didattica a distanza, sempre per andare incontro alle famiglie che versano in condizioni di indigenza, attraverso il fondo ministeriale per l’emergenza».
Si è trattato, a parere della scuola, di «un’opera importante da parte dell’alberghiero “Gagliardi”, perché molti studenti provengono da famiglie che vivono forti disagi economici, aggravati dallo shock di questa crisi. Il problema che è stato messo in luce da diversi osservatori del settore, ma anche dagli stessi docenti, è che la didattica a distanza accentua molto di più le disuguaglianze sociali e culturali. La maggiore preoccupazione è che la tecnologia, invece di colmare i divari sociali li accentui con la violazione dei diritti costituzionalmente riconosciuti, come sancito negli art. 2, 3 e 4, pregiudicando i principi democratici che garantiscono la formazione di tutti i cittadini e la tutela della dignità umana. In questi mesi, a causa della chiusura forzata di tante attività, la povertà assoluta si è quasi raddoppiata. A denunciare il fenomeno la Caritas ma anche da tutte le associazioni che operano nel sociale, i quali hanno constatato direttamente come sia cresciuta l’indigenza a causa delle nuove povertà che si aggiungono a quelle che caratterizzano il disagio sociale endemico in un territorio fragile come quello del Vibonese».