Pazienti post-Covid verso il trasferimento da Serra a Vibo
Polemiche dopo il risultato positivo del tampone su una delle ex degenti della Domus Aurea già dichiarata guarita. Lagrotteria: «Emerse gravi irresponsabilità. Chi ha sbagliato paghi»
Fa discutere la notizia della positività al tampone del coronavirus di uno dei pazienti, già ospiti della Rsa Domus Aurea di Chiaravalle Centrale, provenienti da Catanzaro e trasferiti nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Serra San Bruno. Sul punto, dopo la denuncia del consigliere regionale del Pd Luigi Tassone, che nella giornata di ieri aveva presentato un’interrogazione insieme al collega Libero Notarangelo, si sono espressi anche i commissari prefettizi alla guida del Comune, Salvatore Guerra e Sergio Raimondo, i quali hanno assicurato che i pazienti verranno trasferiti in giornata e che nessun altro paziente post-Covid arriverà nel nosocomio serrese. Due di loro verranno portati allo Jazzolino di Vibo mentre la paziente positiva tornerà al Policlinico universitario di Germaneto dal quale proveniva. Ulteriori tre ex ospiti della Domus Aurea, risultati negativi ad un doppio tampone, avevano già lasciato Germaneto per essere trasferiti nel reparto malattie infettive dello Jazzolino. [Continua]
Sulla questione c’è da registrare, inoltre, l’intervento dell’ex vicesindaco della città della Certosa, Walter Lagrotteria il quale, in relazione alla positività della paziente, parla senza mezzi termini di un «rischio per la nostra comunità che poteva essere evitato se ognuno avesse svolto il compito al quale è preposto con la dovuta vigilanza». L’ex amministratore chiede di «conoscere la verità su tutta la vicenda. È certo è emersa l’inadeguatezza e l’irresponsabilità di diverse figure apicali che si sono rese responsabili di scelte sciagurate e incomprensibili, mettendo così a rischio l’incolumità del personale ospedaliero, dei pazienti, dei cittadini di Serra e dell’intero comprensorio. Pertanto – continua Lagrotteria – chiedo le dimissioni immediate di coloro che sono coinvolti nella vicenda: il dg del Dipartimento Tutela della salute Antonio Belcastro, il commissario dell’Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano, il direttore sanitario dell’ospedale di Serra Livia Barberio e il dottor Battaglia, responsabile del reparto di lungodegenza di Serra. Non è possibile che si agisca con tale leggerezza restando impuniti. Su questioni così delicate – conclude Lagrotteria – non sono ammessi errori, specie se hanno conseguenze per la comunità».