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Comune di Joppolo: diffida della minoranza al prefetto per sciogliere il Consiglio

I consiglieri Dato, Siclari e Burzì, attraverso l’avvocato Pitaro, invitano la Prefettura di Vibo ad intervenire dopo la mancata approvazione del bilancio

Comune di Joppolo: diffida della minoranza al prefetto per sciogliere il Consiglio

Una diffida al prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, è stata inviata dall’avvocato Giuseppe Pitaronell’interesse e per incarico dei consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Dato, Stefano Siclari e Salvatore Burzì – affinchè venga avviata la procedura di scioglimento del Consiglio comunale di Joppolo a seguito della mancata approvazione del rendiconto di gestione contabile dell’anno 2016. Con la stessa si sollecita inoltre il segretario comunale di Joppolo ad “adempiere alle proprie funzioni di garante legale ed istituzionale dell’Ente”.

L’invio della diffida. La diffida, oltre che al prefetto di Vibo Valentia – che ha chiesto al riguardo un parere al Ministero dell’Interno – è stata inviata per conoscenza e per le opportune valutazioni anche alla Corte dei Conti, alla Procura di Vibo ed al Ministero dell’Interno.

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Cronologia degli eventi. In data 30 aprile 2017 scadeva il termine previsto dal D.Lgs. 267/2000 per l’approvazione del rendiconto di gestione / conto consuntivo 2016; n data 9 maggio 2017, preso atto della mancata approvazione nei termini di legge, il prefetto di Vibo Valentia diffidava il Comune di Joppolo a procedere all’approvazione del documento contabile entro 20 giorni; Nella seduta consiliare del 29 maggio 2016 (ventesimo ed ultimo giorno utile per l’approvazione dopo la diffida prefettizia) non si procedeva all’approvazione del documento contabile e si rinviava a nuova seduta; n data 29 maggio 2016 veniva riconvocato il Consiglio Comunale per il 2 giugno 2017.

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Attesa quindi la presenza della diffida prefettizia al protocollo del Comune di Joppolo n. 1813 del 9 maggio 2017 e visto che il combinato disposto degli articoli 141 e 227 del D.Lgs. 267/2000 (Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali), recita che: in caso di mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il termine del 30 aprile dell’anno successivo, si applica la procedura prevista dal comma 2 dell’articolo 141” (art. 227 comma 2-bis Tuel) con contestuale nomina di un commissario ad acta ed inizio della procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale; attesa anche la presenza della circolare prefettizia n. 13677 del 28 marzo 2017, l’avvocato Giuseppe Pitaro – per conto dei tre consiglieri comunali di minoranza ha diffidato e invitato il prefetto di Vibo – a dare avvio alla procedura prevista dalla legge per il caso di mancata approvazione del documento contabile, nominando quindi un commissario ad acta e attivando al contempo le conseguenti procedure di scioglimento del Consiglio comunale.

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Joppolo e l’Antimafia. Da ricordare infine che in una recente relazione, la Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi, ha definito il Comune di Joppolo “ad alto rischio” per via di una “diffusa illegalità che caratterizza i settori dell’amministrazione comunale” con particolare riferimento alla “programmazione, allo sviluppo, alla gestione del territorio e delle risorse, all’assunzione del personale, ai contratti per l’esecuzione di opere ed all’acquisizione di servizi”. (LEGGI QUI: L’INCHIESTA | ‘Ndrangheta ed enti locali: ecco cosa troverà il nuovo prefetto di Vibo).

 

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