Armi e munizioni, confermato l’arresto dei fratelli Loielo
Rinaldo e Valerio si sono detti estranei al ritrovamento di un fucile e una pistola nella loro proprietà effettuato dai carabinieri in seguito al secondo agguato di Ariola.
Restano in carcere Rinaldo e Valerio Loielo, i due fratelli arrestati sabato nel corso dei controlli seguiti all’agguato del 5 novembre scorso compiuto da ignoti, ad Ariola di Gerocarne, all’indirizzo dello stesso Valerio e di altri congiunti che viaggiavano con lui a bordo di una Fiat 500.
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Il giudice Anna Rombolà ha infatti confermato la misura restrittiva ravvisando la gravità indiziaria a carico degli stessi, trovati in possesso, in una porcilaia attigua alla loro abitazione, di un fucile calibro 12 e di una pistola 357 Magnum con relativo munizionamento.
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Entrambi, assistiti dagli avvocati Domenico Ioppolo e Salvatore Staiano (sostituito dal collega Bruno Ganino), si sono detti estranei al ritrovamento delle armi ad opera dei militari della Compagnia di Serra, della Stazione di Soriano e del comando provinciale. Armi che sono state poi inviate al Ris di Messina per le opportune verifiche.