Coronavirus nel Vibonese: attesa per valutare effetti delle restrizioni
Settimana cruciale per comprendere l'efficacia dei provvedimenti governativi e locali. Sul fronte del contagio, 23 positivi di cui due in gravi condizioni
È una settimana di fondamentale importanza anche per Vibo Valentia, questa entrata ormai nella fase cruciale. Una settimana al termine della quale si potranno valutare – come spiegato dal commissario nazionale della Protezione civile Angelo Borrelli – gli effetti delle misure restrittive adottate dal governo quasi 15 giorni fa.
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Nel capoluogo e in diversi altri centri della provincia, i sindaci avevano già firmato ordinanze particolarmente stringenti, in linea con quelle della Regione Calabria. L’obiettivo resta quello di contenere quanto più possibile la diffusione del contagio da coronavirus. Di pari passo con i provvedimenti dei primi cittadini, si sono intensificate anche le attività delle forze dell’ordine per sanzionare il mancato rispetto dei Dpcm, che hanno portato a decine di denunce penali. Sanzione da ieri sostituita con l’ultimo decreto da una multa che va da 400 a 3000 euro. [Continua dopo la pubblicità]
La geografia del virus nel Vibonese
Fino ad oggi i contagiati in totale sono 23 in provincia di Vibo Valentia. Circa la metà nel comune capoluogo, distribuiti principalmente nelle frazioni di Piscopio (cinque) e Longobardi (quattro). Altri quattro a Vibo città, tra i quali una signora anziana, madre di un medico che lavora tra Vibo, Tropea e Serra, che è attualmente ricoverata in terapia intensiva allo Jazzolino. I casi fuori dai confini comunali vanno dai due originari di Filandari, in via di guarigione, a quelli di Briatico, Nicotera, Fabrizia (ricoverato in terapia intensiva a Vibo), Ricadi, fino a Serra San Bruno, dove se ne registrano ben quattro: il primo risultato positivo, che si trovava ricoverato al San Bruno, e successivamente tre familiari.
Sindaci a confronto con l’Asp
Nel frattempo il comitato ristretto della conferenza dei sindaci si è riunito per fare il punto della situazione insieme al commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano. Tra gli elementi più importanti emersi, l’intenzione di somministrare i tamponi anche agli asintomatici. Annunciato, inoltre, l’acquisto di 500 kit monouso per effettuare il test direttamente allo Jazzolino senza dovere ricorrere al laboratorio del Pugliese di Catanzaro. Rassicurazioni da Giuliano sono giunte pure sulla terapia intensiva, che al momento conta cinque posti letto, di cui due già occupati, ma che all’occorrenza può essere aumentata fino a 16 in più.