Nuovo ospedale di Vibo, l’Ordine dei medici chiede chiarimenti alla Regione
L’argomento è tornato di stretta attualità nelle ultime riunioni di Consiglio dell’organismo di rappresentanza. Dato mandato al presidente di sollecitare i consiglieri regionali vibonesi ad attivarsi sull’importante questione
Il Consiglio dell’Ordine dei medici è stato più volte convocato a seguito delle ultime notizie poco rassicuranti relative all’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia. A riferirlo è lo stesso organo associativo dei medici vibonesi che chiarisce come, nel corso della discussione introdotta dal vicepresidente dell’Ordine Loredana Pilegi, nella funzione di presidente della Commissione consiliare del Comune istituita per seguire l’iter, sia emersa la «manifesta indisponibilità da parte degli organismi regionali preposti, ad accreditare, rendere partecipe ed edotta sullo stato dell’arte nell’avvio dei lavori la stessa Commissione».
Nel corso del dibattito, è stato sentito telefonicamente il direttore sanitario aziendale riguardo alle problematiche in essere e il dottor Miceli, riferisce sempre l’Ordine dei medici vibonese, ha «comunicato che sono in via di risoluzione le procedure amministrative e le relative autorizzazioni regionali per la canterizzazione del nuovo ospedale».
Tenuto conto di queste «contrastanti ed incomplete argomentazioni» l’Ordine ha ritenuto di «coinvolgere le istituzioni provinciali rappresentanti in Regione per avere contezza ed eventualmente sollecitare la stessa amministrazione regionale a concludere l’iter procedurale speditamente e dare così inizio ai lavori tanto attesi e sospirati. Per tale finalità, il Consiglio ha quindi delegato il presidente a rappresentare questa risoluzione del dibattito ordinistico, anche quale promotore “Pro ospedale nuovo“, ai consiglieri regionali eletti nella nostra Provincia, per avere contezza e ragguagli sullo stato dell’arte dell’erigendo presidio ospedaliero».
Il presidente assume così «il compito di sollecitare ed invitare accoratamente tutti i consiglieri regionali ad attivarsi per quanto di loro competenza negli organi regionali, sia nella ricognizione dei necessari strumenti amministrativi quanto nel sollevare ogni impedimento, che porti ritardo od ostacoli e infine nel promuovere ogni utile iniziativa politica, sociale per la realizzazione dell’importante e vitale struttura sanitaria che dia alla popolazione di questa provincia un’assistenza ospedaliera equa, efficiente e di qualità».