Regione Calabria, Callipo: «Non più rinviabile l’insediamento del Consiglio»
Il leader di Io resto in Calabria pressa per un’assemblea pienamente operativa: «Se tantissimi continuano a lavorare per 1200 euro al mese, la politica, con tutele e compensi molto maggiori, non può rifiutare di fare il suo dovere»
«Non possiamo più permetterci di stare ad aspettare i tatticismi dei partiti: è ora che la Calabria abbia una giunta e un consiglio regionale operativi. In un momento come questo non si può lasciare una Regione senza una squadra di governo al completo, che sia composta da assessori autorevoli e competenti, e senza un’assemblea legislativa nel pieno dei suoi poteri. Il consiglio regionale, seppur con le dovute e necessarie precauzioni per garantire la sicurezza di tutti, deve insediarsi subito: l’ipotesi di un ulteriore rinvio è a mio avviso impraticabile».
È quanto dichiara Pippo Callipo consigliere regionale e leader di “Io resto in Calabria”, che aggiunge: «Se tantissimi operai, madri e padri di famiglia, continuano a lavorare per 1200 euro al mese per tenere in piedi questo Paese, correndo dei rischi e producendo beni e servizi essenziali per la collettività, la politica, con tutele e compensi molto maggiori, non può rifiutare di fare il suo dovere. I consiglieri regionali della Calabria, che percepiscono uno stipendio di oltre 11mila euro al mese, non possono dare l’idea – prosegue Callipo – di abbandonare la nave nel momento di difficoltà. È proprio per dare questo segnale che ho lanciato nei giorni scorsi la proposta di donare una tantum i 6mila euro corrispondenti alle “spese di esercizio di mandato” per sostenere chi fronteggia in prima linea l’emergenza Coronavirus. Finora hanno aderito quattro consiglieri regionali (Pietro Molinaro, Graziano Di Natale, Francesco Pitaro e Marcello Anastasi), il consigliere provinciale di Cosenza Andrea Cuzzocrea e, proprio nelle scorse ore, anche il senatore Giuseppe Mangialavori; ringrazio tutti loro per la sensibilità dimostrata. Spero che, mentre tantissimi imprenditori e cittadini si impegnano in donazioni a favore della Sanità, anche chi ricopre cariche pubbliche – conclude il leader di Iric – senta il dovere di dare il proprio contributo. La politica deve fare la sua parte, ora più che mai!».