domenica,Dicembre 22 2024

Coronavirus Vibo, le rassicurazioni dell’Ordine: «Gli studi medici restano aperti»

Intervento del presidente provinciale Antonino Maglia e del segretario Fimmg Nazzareno Brissa: «Medici di medicina generale sentinelle sul territorio. Non arretreremo in piena emergenza»

Coronavirus Vibo, le rassicurazioni dell’Ordine: «Gli studi medici restano aperti»

Intervengono per smentire voci, da rubricare come infondate e allarmistiche, il presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Vibo Valentia, Antonino Maglia, e il segretario provinciale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Nazzareno Brissa. Voci – che gli interessati bollano come “fake news” – che vorrebbero una serrata degli studi medici di base in piena emergenza coronavirus. «Gli studi medici restano aperti come da orari comunicati alle Aziende sanitarie – rassicurano Maglia e Brissa -. I medici  ottemperano con diligenza a questi orari per l’accesso al pubblico. Ovviamente vengono privilegiate alcune modalità operative. La prima è quella dell’invio delle ricette on-line: il medico di medicina generale può, dopo colloquio telefonico, inviare le ricette direttamente alle e-mail dei pazienti che poi si recano nelle farmacie per ritirarli».

Se da un lato viene garantito il servizio, dall’altro, i medici di base, chiedono le indispensabili tutele. «Come ordine dei medici, abbiamo inviato al commissario dell’Asp di Vibo Giuseppe Giuliano una nota per chiedere alcune cose essenziali per ottimizzare l’attività professionale». Vi è la necessità di «dotare tutti i medici del territorio dei dispositivi di protezione individuale: mascherine, tute, occhiali e quant’altro utile per tutelare sia per il medico che per il paziente da eventuali contagi. Abbiamo poi chiesto l’attivazione delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), in maniera che si possano offrire prestazioni “h12” e che, se i medici di medicina generale dovessero essere contagiati, si possa usufruire della presenza di altri colleghi che, attraverso i sistemi informatici, possono dare prestazioni sia per quanto riguarda la ricettazione che le visite a tutti i pazienti».

Altresì, proseguono
Maglia e Brissa, «abbiamo richiesto che vengano potenziate le unità operative di rianimazione ed anestesia con un aumento del numero delle postazioni negli ospedali e, quindi, anche individuando eventuali posti per piccole patologie legate al Covid che si possano curare in ambienti dedicati. Queste le misure che, come ordini dei medici in tutta la Calabria e come Federazione dei medici di medicina generale, abbiamo voluto manifestare anche affinché si smetta con le fake news. I medici di base sono, come al solito, unitamente ai medici di continuità assistenziale, le sentinelle della medicina sul territorio ed esplicano la propria attività professionale con dedizione, abnegazione e spirito di sacrificio per combattere, in questo momento con armi improprie, questa pandemia. Ma anche per assicurare l’attività professionale per tutte le altre patologie acute o croniche che il paziente può manifestare».

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