martedì,Novembre 19 2024

Comune di Vibo e fondi vincolati, i 5 Stelle: «Stessi errori del passato»

I due consiglieri comunali invitano a tagliare gli sprechi: «Necessario rivedere anche i canoni di locazione dai quali l’ente non guadagna nulla»

Comune di Vibo e fondi vincolati, i 5 Stelle: «Stessi errori del passato»

La possibilità di utilizzo dei fondi vincolati per le spese correnti, da parte del Comune di Vibo Valentia, «preoccupa e non poco» il Movimento 5 Stelle. In una nota, i consiglieri Domenico e Luisa Santoro lanciano l’allarme, poiché a loro dire «si tratta della stessa tecnica, pur prevista dal Tuel, utilizzata dalle precedenti amministrazioni e che ha portato al default delle casse comunali».

Il M5S «è dunque preoccupato, così come lo era già all’atto di approvazione in consiglio comunale nello scorso mese di agosto, dove avevamo giudicato un Piano di riequilibrio troppo ottimista, poiché basato su entrate aleatorie e poco affidabili. Tutto ciò riguardo ai dati della riscossione che già negli anni addietro avevano dimostrato il loro fallimento in termini di risanamento del disavanzo. Nella stessa occasione avevamo ribadito la necessità che un piano di risanamento non si fermasse a guardare solo alle entrate ma soprattutto passasse attraverso una revisione delle uscite e dei costi iscritti in Bilancio. Oggi, alla luce di un preannunciato secondo dissesto – incalzano Domenico e Luisa Santoro – i fatti ci danno ragione, non basta lavorare sul lato delle riscossioni ma a nostro parere è assolutamente imprescindibile una revisione dei costi di Bilancio eliminando quelle partite di spesa che potrebbero essere evitate in quanto non legate a servizi essenziali o spese imprescindibili dell’Ente».

Il riferimento, in particolare, è «ai servizi esternalizzati che potrebbero essere svolti con il personale a disposizione anche attingendo a forme di precariato molto spesso a costi zero per l’ente»; agli «incarichi di collaborazione superflui e/o non indispensabili», alle «spese di rappresentanza e/o manifestazioni», ai «rimborsi e costi della politica sicuramente modificabili al ribasso», agli «incentivi al personale se non supportati da reali esiti di valutazione e risultati realmente raggiunti».

Ma per i due consiglieri comunali vibonesi «sono moltissime le altre voci in bilancio anche in entrata che andrebbero singolarmente rivisitate tra cui non vanno assolutamente dimenticate quelle derivanti dai fitti attivi di immobili comunali dati in locazione, spesso con canoni irrisori e non adeguati ai reali valori di mercato se non addirittura concessi a titolo gratuito. In questi giorni la stampa si accentra proprio su alcuni di questi “fitti” free che non portano nulla nelle casse comunali».

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