Parco urbano, “La Goccia” saluta lasciando una grande eredità morale
Dopo dieci mesi di encomiabile gestione, e alla luce del nuovo bando di prossima emanazione, l’associazione di volontariato consegna le chiavi del polmone verde della città.
«Preso atto della volontà dell’Amministrazione comunale di procedere all’affidamento del Parco urbano attraverso bando d’interesse pubblico, dopo dieci mesi d’ininterrotta attività, volontaria e gratuita, l’Associazione La Goccia “restituisce” la struttura alla Città». Si affida ad un comunicato stampa, il sodalizio di volontariato che negli ultimi mesi ha gestito la vasta area verde di Moderata Durant per tracciare un bilancio della sua attività e auspicare che il parco possa continuare a rappresentare, come nell’ultimo periodo, un luogo d’incontro e socialità.
«Abbiamo lavorato in questi mesi – ha detto il Presidente dell’Associazione Michele Napolitano – con impegno e dedizione. Abbiamo spazzato i viali, tagliato l’erba, potato alberi e siepi, svuotato i cestini, pulito i servizi igienici, aperto e chiuso il Parco tutti i giorni, anche quando c’è stata la neve; nella consapevolezza di quanto fosse importante rendere fruibile l’unico spazio verde pubblico della Città, che versava in uno stato di abbandono totale.
Il nostro augurio è che nella Comunità sia cresciuto il senso di “amore” per i beni comuni e, soprattutto, si sia sviluppata la consapevolezza che con poche risorse e tanta buona volontà, tante altre cose potrebbero essere realizzate per una Città più bella e vivibile».
Quindi «l’auspicio che il Comune proceda in tempi celeri all’emanazione del bando, affinché il Parco continui a rappresentare un luogo d’incontro e di socializzazione dei cittadini, soprattutto per i più piccoli, per gli anziani e per quanti diversamente abili, che in questo meraviglioso spazio trovano quella serenità che, talvolta, purtroppo la Città non offre. Il contributo del volontariato – ha aggiunto Napolitano – può e deve rappresentare, attraverso azioni concrete soprattutto nei momenti critici, un’ancora per le comunità affinché superino i momenti difficili. Dal canto loro, le Amministrazioni hanno il dovere istituzionale di organizzarsi per ridare “normalità” alle cose. Nel frattempo, noi della Goccia, possiamo dedicarci totalmente alle nostre abituali attività: prenderci cura degli animali, dell’orto, dei volontari che della nostra fattoria hanno fatto uno scopo di vita».