Nuovo agguato nelle Preserre, ancora sotto tiro i Loielo
Una nuova imboscata all’indirizzo di componenti della stessa famiglia, compiuta con modalità simili e nella stessa località della precedente. Feriti due dei tre cugini che viaggiavano su una Fiat 500.
È ormai guerra aperta nelle Preserre vibonesi. Un nuovo agguato compiuto con modalità simili a quello teso il 22 ottobre scorso alla famiglia di Antonino Loielo, è stato messo in atto oggi intorno alle 18.30, sempre all’indirizzo di componenti della stessa famiglia e sempre nella medesima località teatro del precedente fatto criminale, contrada “Castania” ad Ariola di Gerocarne.
Sparatoria ad Ariola, due feriti tra cui una donna incinta
Agguato di Ariola, sono quattro i feriti. Il fatto s’inquadra nella faida delle Preserre
Ad essere bersagliata da diversi colpi d’arma da fuoco, questa volta, una Fiat 500 a bordo della quale viaggiavano i cugini Valerio, 21 anni, (figlio del boss Giuseppe ucciso nel 2002), Walter, 22 anni, (fratello di Alex e figlio di Antonino, i due sfuggiti al precedente agguato) e Rinaldo, 20 anni (figlio dell’altro boss Vincenzo Loielo, ucciso sempre nel 2002 con il congiunto). L’automobile, di proprietà di Valerio Loielo (già sfuggito ad un precedente agguato lo scorso anno), sarebbe stata seguita da un’autovettura i cui occupanti hanno fatto fuoco con un fucile automatico raggiungendo Walter al volto e Rinaldo alla spalla. Gli stessi sono stati trasportati presso l’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia per ricevere le cure del caso. Secondo quanto è stato possibile apprendere, Walter, oltre a quelle al volto, avrebbe riportato profonde ferite anche in altre parti del corpo e sta per essere trasportato in un centro specializzato. Non sarebbe, in ogni caso, in pericolo di vita.
Agguato di Ariola, ultimo episodio di una lunga scia di sangue nelle Preserre