Tropea capitale della cultura, il sostegno del Gal Terre vibonesi
Il presidente Papillo: «Se vince la “Perla”, vince tutta la Calabria. Stavolta dobbiamo tifare tutti in un’unica direzione»
Anche il Gal Terre Vibonesi si schiera al fianco di Tropea nella candidatura a capitale italiana della cultura 2021. «Se tutti ci crediamo si può. Con questo motto – spiega il presidente del Gal, Vitaliano Papillo – intendo annunciare il sostegno convinto della principale agenzia di sviluppo vibonese alla candidatura di Tropea, invitando tutti i calabresi a crederci ed a “tifare” per questo ambizioso ed avvincente progetto, che è quello della Calabria intera. Si tratta, infatti, di una straordinaria operazione d’immagine, le cui positive ricadute si proietteranno su tutta la provincia e su tutta la regione. Per questo, mutuando un linguaggio prettamente calcistico, esorto i calabresi a fare come si fa quando gioca la nazionale, laddove si abbandonano le simpatie e le casacche di “club” e ci si unisce coesi in un unico, grandioso e spettacolare tifo. Facciamo di Tropea, unica realtà calabrese candidata all’ambizioso titolo, la nostra “nazionale” e, anche se la competizione è dura, sosteniamola in questa straordinaria “partita”, nella convinzione che se sarà vinta vinceremo tutti. Facciamo che questa candidatura esprima il risveglio di quel sentimento di calabresità di cui dovremmo andar sempre fieri ma che molto spesso teniamo scorrettamente sopito. Le “avversarie in campo” sono 40 e di tutto rispetto ma la “Perla” del Tirreno, per quello che è e per quello che ha, possiede i requisiti per farsi valere sul terreno di gioco e spuntare il match. Perché Tropea è cultura». Cultura intesa in ogni senso, stretto e lato: culinaria, artistica, religiosa, di tradizioni. «In una parola Tropea è cultura calabrese: allo stesso tempo sintesi e approfondimento di una regione ricca di erudizione, arte, saperi e sapori come poche altre. Ed allora tifiamo tutti per Tropea capitale 2021 della cultura. Ed a giugno, quando arriverà il responso dei giudici di gara, potremo unirci compatti e fieri in un’immensa e festante ola di giubilo».