sabato,Novembre 30 2024

La Distilleria Caffo al Vinitaly di Verona tra tradizione e novità

L’azienda vibonese anche quest’anno sarà presente all’importante appuntamento fieristico internazionale con i suoi cavalli di battaglia e due specialità da poco entrate nel ventaglio dei prodotti

La Distilleria Caffo al Vinitaly di Verona tra tradizione e novità

La 51esima edizione del Vinitaly di Verona, il salone internazionale dedicato a vini e distillati, in programma dal 9 al 12 aprile è alle porte. Non poteva mancare all’importante fiera il Gruppo Caffo 1915 che con i suoi prodotti avrà come ogni anno un ruolo da protagonista.

«Negli spazi fieristici del gruppo – informa l’azienda -, sarà possibile degustare oltre al famoso liquore d’erbe di Calabria, il Vecchio Amaro del Capo, l’amaro più amato in Italia e all’Elisir Borsci San Marzano, che dal 2013 viene gestito da Caffo, anche due specialità da poco entrate a far parte dell’ampio ventaglio di prodotti: il brandy Stravecchio Heritage Caffo (Riserva 1970), acquavite di pregiati vini distillati ed invecchiati nel Sud Italia, e l’Amaro di Santa Maria al Monte, amaro ultracentenario e più antica specialità liquoristica ligure.

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Un’altra novità importante sarà l’anteprima del nuovo spot del Vecchio Amaro del Capo che sarà possibile vedere al Vinitaly e che andrà in onda nei prossimi mesi su tutte le principali emittenti televisive nazionali.

«Il Vinitaly – afferma Sebastiano Caffo, amministratore della Distilleria Caffo – rappresenta sempre un momento di confronto importante con il nostro settore di riferimento, essendo presenti produttori e distributori di ogni nazionalità. E’ anche l’occasione migliore per proporre e testare le novità grazie alla presenza di visitatori esperti ed appassionati. Sono sicuro – continua – che anche quest’anno sarà un successo, non solo per il nostro gruppo e per le novità che presenteremo ma per tutto il comparto italiano del wine & spirits, in quanto è crescente la richiesta nel mondo di prodotti ricercati e di qualità cioè hand-crafted, come dicono gli americani. Su questo aspetto l’Italia non ha rivali».

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